L’Analisi – Non facciamone un dramma ma….

Una sconfitta che brucia quella in casa contro i rivali di sempre. Nulla è compromesso perché il campionato è lungo ma bisogna riflettere su alcuni aspetti.

Si accendono le critiche nel post partita di Napoli Juventus. Giuste o sbagliate che siano, serve che siano costruttive. Si era detto che non fosse decisiva questa gara alla vigilia e non può esserlo diventata un giorno dopo. Conta poco guardare la classifica adesso. Lo si era detto anche alcune settimane fa. L’importante è essere lì e capire cosa serve per arrivare a Maggio ancora protagonisti. Per questo non bisogna farne un dramma per la sconfitta ma…analizzarla e trovare i punti da migliorare.
Chi non firmerebbe per avere un Napoli che ogni 15 partite mette in fila un ruolino di 12 vittorie due pareggi e una sola sconfitta in campionato? Credo tutti. Quello di buono di ieri è che il Napoli non è stato surclassato nel gioco dalla Juventus. Ha però subito la concretezza e l’attenzione che i bianconeri (ops i gialloblù ) hanno messo in campo sfruttando l’unico vero errore in fase di impostazione nella gara di ieri. Insigne, Jorginho e la coppia Koulibaly-Rui hanno messo in fila tre errori in uno che hanno permesso il decisivo vantaggio della squadra di Allegri. Poi è mancato il solito Napoli almeno nella prima frazione di gioco. L’elevato possesso palla nella ripresa ha fruttato solo sterili occasioni anche per la bravura degli avversari. Il Napoli è mancato nelle idee. È mancato nell’uno contro uno che poche volte i suoi giocatori hanno tentato per non riuscirci quando lo hanno provato. Questo deve servire da lezione perché al di là della qualità e quantità dell’avversario, non si può cercare di sfondare un muro non avendo i mezzi adatti.
Lo ha adesso anche Sarri che davanti il Napoli fatica rispetto ad un mese fa ma questo non giustifica nulla. Resta un girone di ritorno da finire con lo stesso entusiasmo che ha accompagnato gli azzurri in questi mesi e senza perdere consapevolezza. È stata pur sempre una sconfitta, la prima in stagione in campionato, ma deve essere costruttiva per migliorare e andare oltre. In rosa il Napoli ha poche alternative e le usa forse anche poco. Giocatori come Ounas, Rog e Zielinski e perché no anche Diawara meriterebbero più fiducia anche in gare come queste, soprattutto se giocatori che occupano i loro stessi posti nei titolari non sono per nulla in palla.
Il Napoli vive della qualità delle sue idee che se offuscate come ieri non le permettono di portare a termine le giocate più semplici. Forse a questa gara gli azzurri sono arrivati con la tensione sbagliata e se davanti hai una formazione abituata a vivere questo tipo di partite diventa più difficile.
Ora non c’è tempo di leccarsi le ferite ma bisogna subito rimettersi in piedi e continuare a correre. C’è la speranza di un ottavo di Champions da conquistare e quattro gare di campionato alla portata per arrivare davanti al giro di boa.

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