Home Editoriali EDITORIALE – Se l’appetito vien mangiando, sotto con la Fiorentina!

EDITORIALE – Se l’appetito vien mangiando, sotto con la Fiorentina!

Il Napoli straripante apprezzato nelle ultime uscite brilla ancora negli occhi dei tifosi azzurri, estasiati da tanta grazia e abbondanza di gioco e gol. Alla vigilia della sfida con l’Inter i presagi di sventura aleggiavano come nuvole minacciose sulla squadra mentre ora, a dispetto del freddo di stagione che incombe, si è rischiarato il cielo che si colora sempre più d’azzurro. Il successo con i nerazzurri è stato seguito dal trionfo fondamentale e di prestigio in terra portoghese in Europa e, in campionato, sono arrivate a distanza di soli sette giorni due vittorie condite da dieci gol realizzati e con il record fantascientifico di Mertens (7 reti in una settimana). Insomma, la “nuttata” sembra essere passata anche se molti supporter azzurri hanno iniziato a sognare in grande, immaginando di poter indossare abiti Reali sia in campionato che in Europa. La mutevolezza delle opinioni nel calcio è come un’onda del mare che, inesorabile e costante, bagna la riva per poi andarsene via subito. Non dobbiamo quindi stupirci dei voli pindarici delle ultime ore. L’entusiasmo è il vero motore di ogni cosa bella e di successo ma, se adoperato in modo improprio, può trasformarsi in boomerang contro i propri interessi. Le due “manite” a Cagliari prima e Torino poi certificano la ritrovata agilità di pensiero, movimento e gamba degli azzurri. Il lavoro di Sarri , non sempre apprezzato quanto meritasse, ha ricreato quegli ingranaggi perfetti che erano stati minati prima dalla partenza dell’ex numero 9 e poi dall’infortunio di Milik. Il mister come Penelope ha tessuto la sua tela convinto che, da lì a breve, tutti avrebbero iniziato ad apprezzarla una volta terminata. Il risultato è di quelli clamorosi, avvincenti e stimolanti, soprattutto osservando le numerose vie attraverso le quali si ricerca il gioco e conseguentemente il gol. Ai tappetti rossi e alle lodi che si sprecano, però, bisogna associare la continuità di rendimento. Quest’ultima fondamentale per non vanificare quanto di buono fatto e trasformare una forza reale in forza potenziale.

Gli azzurri, ieri sera, hanno fatto la consueta cena di Natale e festeggiato il trionfo sui granata. Il nostro vero augurio, però, è che sia rimasto ancora un pò di spazio e che la fame evidenziata nelle ultime partite non sia diminuita. Giovedì il Napoli è atteso dall’esame Fiorentina, salutare l’anno con una vittoria esterna su un campo ostile come quello viola sarebbe la cosiddetta ciliegina sulla torta. Insomma, se l’appetito vien mangiando, questo è il momento propizio per azzannare con ancora più convinzione le possibilità che il destino è pronto ad offrire, partendo da giovedì. Totò in un suo celebre film predicava che “colui che si ferma è perduto” e in questo momento è la migliore sintesi per descrivere il momento azzurro. Ciò che conta, in modo particolare, è riuscire ad azzerare quanto di buono fatto precedentemente per ricercare nel domani qualcosa di più. A volte sembra impossibile ma, anche solo confermare se stessi nel tempo rappresenta la vittoria più grande e più difficile da centrare. Lo sguardo deve essere rivolto al giorno immediatamente successivo, mai invece deve perdersi nel futuro. Le grandi distanze si coprono attraverso piccoli passi, pensare di affrettare i tempi significherebbe cadere, inciampare allontanandosi sempre più dalla realizzazione dei propri intenti. Natale è ormai alle porte e con esso la carrellata di prelibatezze che affolleranno le nostre tavole ma, scusateci se mischiamo tradizioni e calcio, prima di abbandonarci ai piaceri di gola cerchiamo di lasciare spazio ad una bella Fiorentina. Vero, non sarà un piatto tipico della festa ma, senz’altro, aiuterebbe ogni tifoso azzurro a trascorrere un Natale più gioioso.

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