EDITORIALE – Napoli: urge il piano B

La partita casalinga del Napoli di ieri terminata sullo 0-0 contro la Dinamo Kiev ha detto molte cose. Anzitutto insistere su Mertens come prima punta genera duplici effetti deleteri: al ragazzo, a corto di fiato per l’utilizzo frequente riservatogli e alla squadra, privata di un suo straordinario interprete sulla corsia esterna. Toccherà a Sarri più che ad ogni altro trovare un’alternativa tecnica e/o tattica per sostituire l’infortunato Milik. Chiamiamolo pure piano B. Finora l’artefice del prodigio tecnico e della grande annata dello scorso anno a distanza di 40 giorni  dall’ infortunio del polacco non ha trovato le giuste alternative o forse nemmeno le ha cercate. Gabbiadini, unico attaccante di ruolo in organico, quantunque non completamente rispondente alle caratteristiche che lui richiede, meritava e merita trattamento migliore. In primis doveva garantirgli il posto da titolare in almeno due , tre gare. Le sostituzioni a gara in corso, le panchine non lo hanno aiutato. Il ragazzo di certo non ha agevolato il compito di Sarri facendosi espellere a Crotone e non fornendo prove indimenticabili. Appare evidente che l’utilizzo altalenante riservato al bergamasco lo abbia minato ulteriormente nella sua autostima. Come recita una celebre canzone partenopea, ora tocca dimenticarsi il passato e dare definitivamente fiducia a Gabbiadini. A Gennaio si correrà ai ripari poichè sic stantibus rebus,  occorrerà almeno un altro rinforzo in attacco. Probabile la partenza di Gabbiadini. Nel frattempo, visto il calo di forma che la squadra sta mostrando in alcuni dei suoi interpreti, bisognerà guardare alla panchina. Sarri dovrà dare maggiore minutaggio a Rog, Giaccherini, Strinic ad esempio e consentire una distribuzione della fatica tra tutti gli elementi della rosa. Gli impegni sono tanti e ripetersi nel calcio si sa è molto difficile.

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