EDITORIALE – Amici come prima, grazie a Milik

Torna a parlare la “strana coppia”. Non lo si può che definire così il duo De Laurentiis-Sarri che, dopo settimane di polemiche, anche troppo ricamate da alcune testate sia della carta stampata che televisive,  si presenta davanti ai microfoni sotto braccio a sancire una pace mediatica. Che l’infortunio di Milik sia servito a riconciliare i due?

Come si dice, a volte non tutti i mali vengono per nuocere. Il professor Mariani ha ricucito non solo il crociato di Milik ma in un certo senso anche il filo che sembrava essersi sfilacciato tra allenatore e Presidente. La conferenza stampa congiunta alla presenza dei rappresentati della Val di Sole, ha di certo portato il sereno in casa Napoli, e passateci il gioco di parole. Quello che è emerso finalmente dalle parole congiunte dei due è l’unico e solo intento di tenere uniti sempre di più squadra e società per continuare a seguire gli obiettivi che riempiono le bacheche e le casse. Perché dei fatturati, anche oggi, non si è riuscito a non parlare. “Datemi il fatturato della Juve e vedrete quanto vinco” ha tuonato il Presidente De Laurentiis. Un po’ come l’operaio che rivendica lo stipendio del padrone….ma lo saprà poi spendere o finirà per sperperarlo. Certo è che il Napoli oggi deve guardare sempre meno in casa altrui e più in casa propria. Evitare situazioni come quelle dei tweet e i comunicati a distanza o le trappole mediatiche che fanno solo male all’ambiente, già fumino di suo, e non portano mai da nessuna parte. La lezione, speriamo sia servita a tutti e se l’infortunio di Milik è stato il modo per riprendere la “retta via che sembrava smarrita” dopo Bergamo, allora vale proprio il detto che tutti i mali non vengono per nuocere. Nessuna resa e nessun ridimensionamento. Vane parole male interpretate o mal proposte. Di certo adesso non bisogna più guardare indietro.

Sarà il campo, infatti, a dire la sua, come sempre. E per avere il massimo supporto, Sarri ha chiamato tutti a raccolta. Tifosi, Presidente, magazzinieri, fuochisti, macchinisti, uomini di fatica…come faceva il buon Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, nei suoi indimenticabili e immortali sketch. Si è praticamente tornati al concetto di “spalla a spalla” coniato da Benitez e al realismo di una squadra che ha dentro di se le risorse per sopperire all’assenza del bomber polacco. Il sorriso di Sarri e De Laurentiis e quella sana “incazzatura”, che non guasta mai, si trasformi adesso in energia positiva ed esplosiva per tutto l’ambiente che non deve cadere più nelle polemiche spicciole e saper usare meglio la comunicazione. Anche tatticamente Sarri ha fatto capire che non c’è bisogno di andare a cercare fuori quello che c’è già in casa. Gabbiadini ora deve dimostrare che un sorriso sa farlo anche lui e nel riuscire in questo intento non sarà solo. Sarri ha già fatto capire che le soluzioni e varianti tattiche arriveranno e che dalle certezze del 4-3-3 dovranno nascere le strade per esprimere il calcio che a lui piace, al di là del modulo stesso. Un monito alla squadra ma anche a se stesso. Di certo adesso il mister sfoglierà sempre meglio la sua rosa per farsi trovare pronto ad ogni evenienza.

E allora pronti…via. Palla al centro. Domani si gioca e lo si deve fare tutti uniti e con la voglia di dimostrare che il Napoli è prima di tutto una squadra, con i suoi pregi e difetti, ma anche con un’anima ben radicata e una grande voglia di vincere che altri non hanno visto decidendo di prendere altre vie. Basta numeri, basta fatturati, basta parlare del passato rivangando gli inizi del Napoli Soccer. Ci vuole uno sguardo al futuro, che sarà sempre più roseo, iniziando a vincere contro una diretta concorrente. Con una dedica speciale a Milik, autentico riconciliatore, con la sua sfortuna, di un ambiente che forse aveva bisogno di una “disgrazia” per sentirsi ancora più unito.

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