Home Editoriali EDITORIALE – Nessuno è perfetto, neanche la Vecchia Signora

EDITORIALE – Nessuno è perfetto, neanche la Vecchia Signora

La due giorni appena trascorsa da Juventus e Napoli in Champions League non è stata priva di spunti interessanti. Umori contrapposti visti i differenti verdetti decretati dal rettangolo verde. Il Napoli a Kiev dopo un’avvio balbettante dato dall’emozione del debutto ha pian piano acquisito fiducia e macinato gioco. Non siamo d’accordo con Arrigo Sacchi che ha imputato ai ragazzi di Sarri una scarsa personalità in sede di commento alla partita. Dopo lo svantaggio la squadra azzurra non si è disunita.

Al contrario, come accaduto con Pescara e Milan in campionato ha saputo ribaltare una situazione sfavorevole di risultato . La reazione non sembra mancare nel patrimonio genetico del Napoli, nemmeno il carattere o la personalità come la si vuol chiamare. La questione terminologica resta così come i fatti e la vittoria. Probabilmene era arduo visto il debutto e l’avversario (fresco vincitore nel campionato nel proprio paese) aspettarsi un’agevole passeggiata.  La squadra a piccoli tratti è parsa svagata, disordinata poi lievemente timorosa nel non saper gestire la parte terminale del match con la superiorità numerica.

Pelo nell’uovo ed eccesso di critica forse poichè come ha confermato al termine in sala stampa il tecnico della Dinamo la vittoria del Napoli è stata meritata e mai in discussione. La Juventus ha conseguito uno sciallbo 0-0 casalingo contro il Siviglia. Nonostante la sterilità evidenziata dal risultato ci  sono state delle occasioni, di cui una colossale divorata da Higuain su assist di Dani Alves ed anche altre che hanno visto protagonista il portiere spagnolo.  Nel complesso i bianconeri avrebbero ai punti anche meritato la vittoria. Le riflessioni sono altre ed afferiscono ad altre sfere. Una grande squadra come quella juventina è sembrata inadatta a digerire questo pareggio.

L’ allenatore Allegri non le ha mandate a dire nella conferenza post partita scuotendo l’ambiente. Al termine della gara ha chiarito di aver riscontrato troppa euforia e poca umiltà nell’ambiente. Ha anche aggiunto che non bisogna sentirsi arrivati. I tifosi sognino, aggiungiamo noi, e la squadra sia brava a prendere da questo entusiasmo energie positive. Contraddizione dunque con la comprensibile euforia scatenatasi tra i supporters bianconeri dopo gli acquisti illustri di Higuain e Pjanic che hanno contagiato anche più di qualcuno tra i dirigenti ed a Vinovo.

Che risuoni come un piccolo campanello d’allarme , giunto ad inizio stagione e quindi non irreparabile. La Juventus potrà comunque recitare un ruolo da protagonista in Italia ed in Europa se saprà recuperare il suo spirito umile e battagliero che gli ha permesso di ottenere innumerevoli trionfi, distogliendosi da questo clima di inedita euforia che mai ha caratterizzato il mondo Juve.

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