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Editoriale – “Un giorno all’improvviso mi innamorai di te…”, non un semplice coro ma un patto di ferro tra il Napoli e i suoi tifosi. La promessa fatta in un giorno di settembre…

Al San Paolo, da un mese a questa parte, riecheggia al termine delle partite (e non solo) un coro che ormai è entrato in testa a tutti i tifosi del Napoli.
Questo motivetto è diventato la colonna sonora per suggellare le vittorie degli azzurri che al termine di ogni incontro, accolgono gli applausi della tifoseria, partecipando attivamente ai festeggiamenti di un intero stadio.

Questa “prassi” è divenuta consuetudine dopo una data precisa:  20 settembre 2015, Napoli-Lazio 5-0, da quel momento tra gli azzurri e la sua tifoseria è nato un patto d’acciaio. Da quel momento giocatori e tifosi si sono guardati negli occhi, hanno capito che insieme si puo’ arrivare lontano.
E’ scomparso quello scetticismo, sono scomparsi i dubbi, tutti si sono resi conto che il Napoli dopo tanto tempo era diventata di nuovo una vera squadra.
Un gioco organizzato, dei leader veri in campo e i risultati che giungevano domenica dopo domenica.

Siamo arrivati ad un quarto di questo campionato, ed è tempo di primi bilanci. Gli uomini di Sarri sono a 2 punti dalla vetta della classifica (ad agosto ci avrebbero detti di essere pazzi), un girone di Europa League stravinto con 2 giornate di anticipo e un gruppo di uomini prima che di calciatori, che hanno fatto tesoro degli errori del passato e hanno scelto di unirisi , amalgamarsi ai propri tifosi.
Via quelle distanze, quei saluti “freddi” a fine gara, il Napoli ora vince e ringrazia chi ogni domenica fa sacrifici e raggiunge il San Paolo per sostenere la propria squadra. Tutti con un’unico obiettivo, vincere per sognare.
Il popolo napoletano ha bisogno di tutto ciò, è arrivato il momento di fare quadrato, stringerci tutti insieme per regalare un sogno (non pronunciamo la parola “sarebbe una bestemmia” cit.).

“Un giorno all’improvviso mi innamorati di te, il cuore mi batteva, non chiedermi perchè, di tempo ne è passato ma siamo ancora qua ed oggi come allora difendo la città”. Non solo un coro, un patto di ferro, lo sguardo invisibile tra giocatori e i suoi tifosi. Difendiamo il Napoli, difendiamo il nostro sogno. Vogliamo ancora Hamsik, Insigne, Higuain e Reina ancora sotto la curva, ancora una volta a ringraziare chi finalmente è tornato il 12° uomo in campo.

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