EDITORIALE – La rapidità di Sarri contro la fluidità di Sousa: è sfida tra i due maestri che hanno zittito il San Siro

Prima della sosta erano sicuramente le due squadre più in forma del campionato. Il Napoli, fortificato dai successi contro Juventus e Milan; la Fiorentina, al comando della classifica dopo aver rubato lo scettro all’Inter tre domeniche fa con una schiacciante vittoria a Milano. La pausa campionato, in genere, può essere minatoria solo per squadre che si trovano per caso in una determinata posizione di classifica, ma non può rappresentare un punto di discontinuità per squadre solide e vincenti. Sarà un ulteriore indizio, quello di domenica pomeriggio, che potrà dire a cosa possono ambire le due compagini.

Arrivati tra lo scetticismo di molti, Sarri e Paulo Sousa sono già diventati gli idoli di casa, sgomitando tra i critici a suon di vittorie e prestazioni convincenti. Due personalità forti e simili per un certo verso, accomunate dallo studio e dal lavoro. Poli opposti nell’estetica: sempre in tuta il primo, rigorosamente in camicia il portoghese. Sul terreno di gioco ci lasciano le stesse cose però: ” Anima e Core”, come si direbbe da queste parti.

Due meccanismi di gioco a tratti simili, ma molto diversi per altri: intensità e possesso palla sono il denominatore comune. Gli azzurri cercano sempre le verticalizzazioni per favorire la rapidità degli attaccanti; i toscani, invece, fanno girare di più il pallone e sanno essere letali nelle ripartenze. Entrambe le squadre hanno finora dato lezione alla Scala del calcio, con delle vittorie roboanti contro Milan ed Inter, le due squadre che i media, come al solito, davano per grandi favorite alla vigilia. Un biglietto da visita di tutto rispetto, che Napoli e Fiorentina sicuramente avranno scambiato e che certifica la spettacolare sfida in cui entrambe saranno pronte a darsi battaglia. Una poltrona per due: il conuntdown sta per terminare.

Adriano Arpaia

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