EDITORIALE – Vlad Chiriches e i fischi in nazionale, bisogna reagire. Necessaria anche per lui la cura Sarri

Il compito di un calciatore è abbastanza difficile. Non basta, infatti, impressionare la platea con ottime giocate, ma anche saper gestire emotivamente i momenti difficili, in cui il pubblico non incita ma inizia a far sentire il proprio disappunto. Mister Sarri lo ha dimostrato: saper reagire ai fischi e alle critiche è arte sua, quando anche un idolo indiscusso come Diego Armando Maradona non si esprime a tuo favore. Uno spirito che, se riuscisse a trasmetterlo ai suoi uomini pienamente, il Napoli ne guadagnerebbe tanto in termini di prestazioni e di crescita emotiva.

 

Il caso del momento, a questo proposito, si chiama Vlad Chiriches. Il nuovo acquisto del Napoli, per ora, non ha trovato tanto spazio se non nella vittoriosa campagna di Varsavia, dove contro il Legia ha palesato grande maturità. Ma se a Napoli si parla bene del centrale rumeno è proprio in nazionale che arrivano le difficoltà: il nuovo difensore partenopeo, infatti, dopo la sfida tra Romania e Finlandia terminata 1-1, ha rifiutato di presentarsi sotto la curva insieme ai suoi giocatori per raccogliere i fischi del pubblico, facendo scoppiare un vero e proprio caso.

 

Una cosa è certa: a nessuno fa piacere sentire i fischi, specie se i tuoi tifosi ti chiamano sotto la curva proprio per questo. La ragione, come sempre sta nel mezzo. Il tifoso allo stadio è chiamato a sostenere fino alla fine, anche quando le cose vanno male, anche se è difficile. Se le cose vanno male i primi a rimetterci moralmente sono proprio i giocaori, e i fischi, di sicuro, non sono incoraggianti. Ma reagire a questi fischi è l’occasione giusta per crescere. Soprattutto se sei il capitano della tua nazionale. Infatti il primo compito di un capitano è saper metterci la faccia, sempre, in qualunque caso. Anche in caso di fischi, la maturità di un capitano è il saperli affrontare. In questo sta la crescita di un calciatore. Saper ascoltare tutto, lodi e critiche, crescendo ogni volta di più.

 

Non si può dar torto neanche al suo allenatore in nazionale, Cosmin Contra, uno che, in maglia milanista, ha conosciuto molto bene la serie A. Perché Napoli è una piazza esigente, particolarmente calda, e un atteggiamento del genere non sarebbe accolto in modo favorevole dalla tifoseria partenopea, ma non solo per questo. La crescita di questo Napoli nasce proprio dalle critiche del passato, perché prima di vedere il paradiso, questo Napoli ha saputo vedere e affrontare l’inferno. Entrambe le parti devono sapersi venire incontro. E’ difficile dire ad un tifoso di non criticare ma, se il pubblico è realmente il dodicesimo uomo in campo, deve saper dimostrarlo fino alla fine. Il cammino di Vlad inizia anche da questi episodi, non scoraggiarsi davanti alle critiche è il primo modo per reagire. Perché quello stesso pubblico che oggi ti fischia è lo stesso che, dopo una brillante prestazione, è pronto ad acclamarti.

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