CorSport: “Milic come Strinic. Si avvicina la prima convocazione”

E alla fine potrebbe anche essere questione di consonanti: e nell’alfabeto la C viene prima della K. Ovvero: Milic prima di Milik. Il croato convocato addirittura prima del polacco, o magari insieme se Arek se la sentirà: a Cagliari, in vista della trasferta che il Napoli affronterà lunedì, con un giorno in più rispetto al resto della truppa del campionato per recuperare dalle fatiche di Europa League. Il neo acquisto in pectore del club azzurro, invece, ha già riposato abbastanza, dopo la rescissione dicembrina con l’Olympiacos, e anche ieri, in attesa dell’annuncio ufficiale, ha lavorato al centro sportivo di Castel Volturno: ha fretta di recuperare la condizione e Sarri, che oggi incontrerà per la prima volta sul campo, da giocatore a disposizione, ha fretta di capire come e in che modo poterlo impiegare.

AL LAVORO. E allora, il debutto di Milic. O per meglio dire la seduta d’esordio con il nuovo allenatore. Hrvoje e il tecnico azzurro si sono già conosciuti, però in borghese tra martedì e mercoledì, mentre oggi la storia sarà diversa: perché la squadra scenderà in campo per il primo allenamento verso Cagliari e del gruppo farà parte anche Milic. Che dunque comincerà a prendere atto di ciò che Sarri vuole e chiede soprattutto in fase difensiva. Il nodo cruciale di tutto il gioco. Di tutto lo spettacolo.

COME STRINIC. Per caratteristiche, come già valutato anche nelle 19 presenze collezionate con la Fiorentina nella stagione precedente, il croato ha doti più offensive, di spinta, ma ovviamente in questo Napoli dovrà coltivare con grande attenzione la fase passiva, per poter dare il cambio con efficacia a Mario Rui sulla fascia sinistra. Un po’ come faceva con Ghoulam il suo connazionale Strinic, emigrato alla Samp in estate e Il nuovo acquisto si è allenato anche ieri con Milik nel centro di Castel Volturno E’ arrivato gratis dall’Olympiacos, ha già giocato in Italia e vuole conquistare Sarri acquistato, proprio come Milic, a parametro zero qualche stagione fa. Con Rafa: sotto il profilo dell’inserimento e dell’impiego, il modello di riferimento potrebbe essere lui, fermo restando ogni tipo di differenza tecnico-tattica di sorta.

CAMPO E CAGLIARI. In attesa di cominciare ad assorbire i dettami del gioco, anche ieri Hrvoje ha continuato a svolgere la tabella di preparazione personalizzata in sede. Come mercoledì pomeriggio. E, tornando a giocare sulla storia delle consonanti, con lui ovviamente c’era anche Milik. E la curiosità non può che esplodere immediata: chi dei due sarà convocato prima? Teoricamente, e sempre che da un punto di vista fisico la sua situazione sia quantomeno decente, Milic dovrebbe partire già domenica per Cagliari con la squadra, dove lunedì andrà in scena la partita con i padroni di casa. E in linea teorica anche Arek potrebbe rompere gli indugi e dare la propria disponibilità: si vedrà. E sempre dopo la firma e l’annuncio ufficiale.

VITTORIA FANTASMA. Tutto sommato, comunque, Milic sembra quasi un uomo del destino: lui, infatti, è nato il 10 maggio, proprio il giorno in cui il Napoli ha conquistato il primo scudetto. Però due anni dopo: 1989, e infatti prossimamente compirà 29 anni. Ha due anni e tre mesi, invece, suo figlio Luka, il piccolo di casa che Ivana, la compagna, ha dato alla luce nel corso dell’esperienza viola. Una parentesi breve ma intensa, come lui stesso ha scritto nel messaggio d’addio pubblicato a mezzo social dopo la firma con l’Olympiacos, in estate: «Un grande anno a Firenze Non dimenticherò mai le vittorie con Roma, Juve, Inter e Napoli». Quasi tutto giusto: perché la sua Fiorentina, con quel Napoli, non vinse mai. Due sconfitte e un pareggio al Franchi. Distrazione veniale.

Fonte: Corriere dello Sport

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