L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizza il momento vissuto da Rasmus Højlund, definendolo già un “Re”. Secondo il quotidiano il giovane attaccante danese, che ambiva a diventare come Haaland, ora ricorda Lukaku per caratteristiche e movimenti in campo. Højlund, grazie alla sua struttura fisica, resistenza e capacità di proteggere il pallone, unisce elasticità e dinamismo, dimostrando maturità nonostante i dieci anni di differenza con il collega belga. Il parallelismo tra i due, emerge nel modo in cui entrambi accorciano verso i centrocampisti per rifinire l’azione o si aprono spazi in profondità facilitati da passaggi chirurgici, come quelli di Kevin De Bruyne. Lukaku si è inceppato, Hojlund è partito. Uno si è infortunato, l’altro si sta affermando con le sue reti. E poi è arrivata la notte dei due gol contro lo Sporting. Højlund ha sovrapposto la sua figura giovane e bionda a quella imponente e già consolidata di Lukaku. Due volti diversi, accomunati da gol, movimenti in campo, ostinazione e pazienza. Seguono l’azione, aspettano il momento e poi accelerano per segnare.
