Oggi per Dries Mertens è una giornata importantissima, poiché riceverà la cittadinanza onoraria di Napoli. Per questo significativo evento, il calciatore belga è intervenuto dalla ‘Sala dei Baroni’ del Maschio Angioino, per parlare del suo legame con la città.
Di seguito l’intero intervento dell’ex calciatore del Napoli: “Sono arrivato dodici anni fa in una società, sono venuto a giocare calcio e poi ho iniziato a vivere. Ho cambiato la vita e la personalità grazie a questa città. Per me è un onore essere qui. Ho iniziato a vivere come un napoletano e credo che questo piaccia alla gente. Per me oggi è una gioia. I miei figli? Il piccolo è stato chiamato Ciro perché io e mia moglie siamo arrivati qua come dei bambini e siamo diventati adulti. Siamo parte della città, la gente ci ha fatto capire come vivere ed essere felici con poco. Mi piace molto. Il momento fondamentale in un cui sono diventato napoletano? Dopo i tre anni iniziali, ho cominciato a fare tanti gol, giocando dall’inizio e non più entrando a gara in corso: lì ho potuto mostrare il mio valore e farmi apprezzare”.
“Il momento più bello che vivo da napoletano? Inizia con il caffè sulla terrazza la mattina: apro la finestra e giuro che la prima cosa che faccio, che ho fatto anche al ritorno di Istanbul, è godermi la vista dalla terrazza di casa. Diventare capocannoniere del Napoli per me è stato un onore. Io dirigente del Napoli dei prossimi scudetti? Magari! Negli anni in cui sono stato qui ho fatto un bel percorso, poi hanno messo i ‘punti sulle i’, negli anni successivi, con due scudetti. La società cresce ogni anno e vivrà altre stagioni molto belle: sono fiducioso”.
“De Bruyne al Napoli? Non voglio parlarne: è qualcosa tra di loro, non posso mettermi in mezzo. Da tifoso, ci spero. Se gli ho parlato della bellezza di Napoli? Non voglio soffermarsi su questo aspetto… Cosa c’è nel mio futuro? Bella domanda: ho già fatto il corso da allenatore, ma voglio godermi la famiglia, la bimba, essere un papà bravo, poi vediamo”