I nomi accostati agli azzurri probabili e possibili, o anche solo ipotizzati, fanno sognare i tifosi.
Ogni trattativa ha le sue difficoltà e i suoi tempi, il periodo del calciomercato per il supporter appassionato spesso è lungo e snervante e ogni giorno possono cambiare tutte le carte in tavola.
Quest’anno, complice il Mondiale per Club, ci sarà addirittura una finestra aggiuntiva di trattative, dal 1 al 10 di giugno. Nello specifico serve eccome peri colori azzurri, visto che dovrebbe essere il periodo giusto per tesserare lo svincolato campione belga Kevin De Bruine.
Il lavoro di Manna però non sarà solo dedicato alle operazioni in entrata, quelle che accendono gli animi, ma anche alle cessioni di tutti quelli ormai non più funzionali al progetto tecnico.
Più di un giocatore della rosa vincente di quest’anno andrà via, qualcuno per scelta tecnica e qualcun altro di propria volontà, e ciò fa parte del gioco.
Un altro aspetto è però da tenere in seria considerazione: a fine giugno ritorneranno alla base tanti giocatori già giudicati fuori dal progetto tecnico.
Oltre a Cajuste retrocesso con l’Ipswich e Lindstrom poco brillante e lungamente fermo ai box con la maglia dell’Everton, altri rientri certi sono quelli di Cheddira poco impiegato in Spagna dall’Espanyol, Zerbin retrocesso con Il Venezia e Folorunsho che non ha convinto la Fiorentina.
Purtroppo nessuno di questi sarà riscattato dalle squadre dove hanno giocato quest’anno: diventa quindi inevitabile il rientro nella società azzurra, proprietaria dei cartellini.
Sarà un lavoro arduo quello del direttore sportivo e dal duplice obiettivo: rientrare il più possibile degli investimenti fatti e, cosa tutt’altro che trascurabile, trovare una sistemazione ai giocatori in esubero prima del ritiro, o comunque più sollecitamente possibile.
Di sicuro a Conte non farebbe piacere trovarsi tante facce scontente e di passaggio già da Dimaro quando dal 17 al 27 giugno si porranno le prime basi per la nuova importantissima stagione azzurra.