Mancano le alternative, a volte forzare il recupero è deleterio
A pensarci bene nel corso della gara di ieri sera già dall’inizio si erano avute le avvisaglie che non sarebbe stata una serata felice. Dopo appena una manciata di minuti Lobotka – che aveva già lavorato una decina di palloni – con la sfera in pieno controllo e senza avversari attorno, si è accasciato ed ha chiesto immediatamente il cambio. La gravità dell’episodio è stata percepita dal pubblico presente in massa: quel “nooo” chiaramente udito anche in televisione ha rappresentato il disappunto dei tanti presenti, subito resisi conto che l’episodio rappresentava una svolta importante – e in negativo – per la causa azzurra.
Senza riscaldamento è entrato lo scozzese di scorta, il serio e diligente Gilmour. Ieri però, rispetto alle precedenti uscite, non ha dato un contributo di sostanza, paragonabile a quello della prima scelta di Conte. Partita diventata complicata per l’atteggiamento del Genoa che si contraeva e poi, improvvisamente, attaccava con tanti uomini lo spazio. Billy non è riuscito ad assicurare uno schermo alla difesa, non ha recuperato palloni importanti per una ripartenza veloce. Dopo il primo pareggio, nel corso della lunga fase nella quale il Napoli ha mostrato scoramento e poco gioco, non ha proposto qualche suggerimento illuminante, nonostante abbia nel proprio bagaglio anche l’apertura ed il lancio smarcante.
D’altronde l’allenatore azzurro in conferenza pre-gara era stato chiaro sull’importanza dello slovacco nello scacchiere azzurro e sulla necessità di provare a recuperarlo, anche se non al meglio. Cosa si può dire a Conte? Veramente nulla, ieri sera abbiamo avuto l’ennesima riprova di come siano importanti i titolari storici di questa squadra e di come sia difficile sostituirli adeguatamente tra rosa oggettivamente corta ed infortuni in serie.
Torna alla mente il caso di Buongiorno. In difesa l’emergenza è totale, visto che la prima scelta alternativa – Juan Jesus – ha già praticamente terminato la stagione. Come per Lobotka anche per il giovane centrale si sono accorciati i tempi di recupero, con il risultato che al rientro, in condizioni precarie contro il Torino, l’infortunio ha fatto nuovamente capolino, togliendo probabilmente definitivamente Buongiorno dai disponibili per questa stagione.
La rosa è questa, lo sappiamo da fine gennaio; inutile rammaricarsi ulteriormente. Vista il valore dei giocatori acciaccati andava forzato il recupero. Peccato che in questo finale sembra mancare anche un pizzico di fortuna. Nulla è perduto, da domani aspettiamoci un Conte ancora più concentrato e determinato, che sappia tirar fuori veramente tutto dai suoi ragazzi, per queste due ultime partite. Consoliamoci con un rientro: ieri sera abbiamo rivisto Neres. Il brasiliano ha i colpi per cambiare l’inerzia di una gara. Aspettiamoci di vederlo dall’inizio in campo a Parma.