Raspadori a Crc: “Io e Lukaku possiamo esaltarci insieme. La dedica ad Emanuele? Glielo promisi qualche mese fa. Idoli calcistici? Aguero e Di Natale”

SOCIAL - Raspadori esulta: "Con questa anema e questo core"

Giacomo Raspadori, attaccante del Napoli, è stato intervistato da Radio Crc, emittente partner della società. In questa intervista, il calciatore ha parlato del suo gol alla Lazio, dell’importanza di Lukaku in squadra e della questione del suo ruolo. Di seguito, le sue dichiarazioni integrali.

“Il tuo gol alla Lazio? Per caratteristiche mie e di Lukaku abbiamo la qualità per poterci esaltare. Normale che è la prima partita che facciamo insieme e si può migliorare, ma per i giocatori che siamo è un’intesa che può dare al gruppo e che possiamo migliorare”.

“Ci racconti la tua dedica ad Emanuele? Era dedicato sia a mia figlia che a Emanuele, gliel’avevo promesso. Ci siamo visti in hotel a Genova qualche mese fa e gli avevo promesso che avrei esultato per lui. Mi fa piacere avergli regalato questo momento di gioia”.

“Quanto è importante avere un calciatore come Lukaku in squadra? È un riferimento dal punto di vista umano, come uomo spogliatoio, ma anche in campo. Con la sua struttura e qualità ci aiuta a salire ed appoggiarci a lui. Il fatto che i numeri di assist siano importanti è un dato che conferma ciò che dico”.

“Hai giocato in tutti i ruoli offensivi, quale senti più tuo? Per caratteristiche il ruolo che più mi si addice è quello in cui ho giocato nell’ultima partita, di trequartista/seconda punta. Sia per caratteristiche che per abilità tecniche. In questo ruolo mi sento a mio agio, pur sentendomi un attaccante. Cerco di stare nelle zone centrali del campo, dove mi sento più a mio agio”.

“Sei stato allenato da De Zerbi, Spalletti e Conte, cosa hai tratto da ognuno di loro? Ne ho avuti anche altri come Dionisi e Mancini. In carriera sono stato fortunato. Dire una sola cosa è molto riduttivo. Cerco di raccogliere tutto perché mi ritengo fortunato ad aver incontrato questi nomi, è una grande fortuna e cerco di non fermarmi ad una sola cosa e cerco di portarmi le varie cose che hanno cercato di trasmettermi”.

Como-Napoli? Loro sono molto forti e preparati. Vogliono fare la partita e non ti aspettano bassi, questo è un punto di forza ma possono concedere degli spazi. Sta a noi essere bravi a prepararla e metterli in difficoltà”.

“Ieri hai compiuto 25 anni, sei calciatore, studente e papà. Come fai coincidere questa vita? L’aspetto più importante è la volontà e l’impegno in cosa si vuole vostruire. Sicuramente non è facile, ma la prima cosa è la volontà. Queste cose possono darti un valore aggiunto per l’altro anziché togliere. Tenere la mente attiva ti aiuta in tutti gli aspetti. Con la bimba ho rallentato un po’ con gli studi, ma si può portare tutto avanti”.

“Chi è il tuo idolo calcistico? Il Kun Aguero, parlando di profili internazionali. In Italia ho sempre ammirato Totò Di Natale“.

“Quale luogo della città ti piace? Sono tanti, ma quello in cui vivo è dove mi sento a casa, ovvero la zona di Posillipo, che è dove trascorro più tempo con la mia ragazza e mia figlia”.

“Gusti musicali? Sono molto aperto, non ho un genere preferito. Su Sanremo dico che è stato bello e la vittoria di Olly è stata meritata. Mi è piaciuta molto la sua canzone, poi tramite una passione trasmessami da mio padre, Giorgia per me è il top. A me piace la musica italiana, ma anche il reggaeton, solo che sono più tradizionalista e questi due artisti sono quelli che mi hanno colpito di più”.

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