Juan Jesus a Crc: “Questo spogliatoio è fatto da bravi ragazzi. Conte? Gli ho chiesto una cosa. Critiche? Mi interessa solo il parere della società e dell’allenatore”

fonte foto: Instagram @juan05jesus

Juan Jesus, calciatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Radio Crc, emittente ufficiale del club. Il brasiliano, ha parlato di come il Napoli sta lavorando alla partita contro la Fiorentina, oltre che del suo lavoro alla guida di Antonio Conte e degli sforzi del gruppo. Di seguito, le sue parole.

“Napoli-Venezia? Sono una squadra molto organizzata, abbiamo avuto difficoltà a trovare spazi, ma abbiamo dominato, abbiamo fatto la nostra partita che abbiamo preparato e che il mister ci ha chiesto. Serve un po’ di pazienza quando sei 0-0, ma l’importante sono i 3 punti. Ora siamo in testa e dobbiamo pensare alla Fiorentina, non sarà una partita facile”.

“Le partite contro le big? Abbiamo cambiato tante cose, il mister, sono arrivati calciatori nuovi. Abbiamo fatto bene e possiamo finire bene il girone d’andata, non abbiamo fatto male contro le big, abbiamo pareggiato contro l’Inter e contro la Juventus in trasferta che è difficilissimo. La Fiorentina è una squadra molto forte. Noi dobbiamo crescere”.

“Dove ti sei trovato bene in questa stagione? Conosco Rrahmani da 4 anni. Buongiorno è un calciatore di prospettiva e ci sta aiutando, ma io sono in Italia da 14 stagioni e non devo dimostrare niente a nessuno perché nel mio percorso ho fatto bene. Al netto delle critiche che ci sono, io sono un uomo che si è sempre impegnato per la squadra, e a me interessa il parere del mister e della società. Le parole di gente, tifosi e giornalisti le lascio perdere, sono un professionista ed ho fatto un percorso importante, nessuno sa cosa ho fatto per arrivare qui. Ho la mia carriera e i fatti si dimostrano anche con queste due partite, dove non giocavo da tanto. Ho dimostrato che calciatore sono, con i fatti e senza chiacchiere o polemiche”.

“Che spogliatoio è questo? È uno spogliatoio di bravi ragazzi, e ogni tanto scherzo con loro perché lo siamo troppo perché a volte ci sta essere un po’ cattivi. Sono ragazzi che lavorano tantissimo e seguono il mister, è un gruppo sereno che ha sempre voglia di imparare e che ci aiuta nelle difficoltà. Abbiamo tanto da fare, siamo a dicembre e c’è tutto il girone di ritorno da affrontare”.

“Che differenze hai percepito da Conte con gli altri allenatori? Il mister è un sergente, ci sono più bastoni che carote, ma per i suoi risultati ha sempre funzionato. Io l’ho sfidato quando era alla Juventus e non era facile affrontarli, ti mette delle cose in testa e sta facendo così anche a noi. Io gli ho detto ‘o mi allunghi la carriera di 10 anni o smetto subito’ (ride, ndr). Lui mi ha detto che mi avrebbe allungato la carriera. Ci fa lavorare tanto e si vede nelle partite, si vedeva che non giocavo da tanto. Ti giuro che faccio meno partite e non mi stanco, perché in allenamento sembra che stiamo facendo tantissimo e facciamo fatica, ma in partita siamo più tranquilli”.

“Che significa questa città? Napoli è per me una città importante, sono venuto in un momento difficile della mia carriera dove Spalletti ha creduto in me. Ho dimostrato il mio valore, la gente mi ha accolto benissimo, abbiamo vinto un campionato insieme. Io mi sveglio di mattina e vedo il Vesuvio, ti dà una pace assurda. Mi sento in una città tranquilla e bella, sappiamo che come tutte le grandi città ha dei problemi, ma il popolo è appassionato di calcio e del Napoli. Per me è una bellissima città”.

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