Conferenza Conte pre Venezia: “Queste sono partite da vincere. Lavoriamo ogni giorno per migliorare”

In vista del match contro il Venezia, in programma allo Stadio Maradona domani 29 dicembre alle ore 15, mister Conte ha parlato alla stampa in conferenza. Il Napoli ha intenzione di chiudere l’anno con una vittoria, per restare il più in alto possibile in classifica cercando di agguantare l’Atalanta capolista. Questa l’intera conferenza stampa di Conte:

Cosa si aspetta di trovare dopo il secondo tempo di Genova? Che risposta vuole?

Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, pensiamo al primo tempo col Genoa. La partita va analizzata tutta e l’abbiamo fatto lavorando. I ragazzi sono responsabili e fanno le giuste valutazioni, il secondo tempo lo prendiamo come uno spunto per migliorare ed alzare il livello.

Ricordiamo tutti cosa era Napoli ad agosto, il clima era di depressione. Oggi 38 punti e secondo posto, una crescita netta. Lei firmerebbe per essere tra le prime 4?

Non mi piace firmare per traguardi minimi e chi mi conosce lo sa benissimo, sappiamo i nostri obiettivi, dobbiamo continuare a fare ciò che stiamo facendo. 38 punti sono tanti per quella che è stata la nostra partenza ma dobbiamo continuare a lavorare per andare avanti e migliorare.

Domani è l’ultima partita del 2024, che bilancio da di questi primi mesi alla guida del Napoli?

Innanzitutto speriamo di chiudere l’anno con una gioia. Sono stati 5 mesi molto intensi, vissuti a manetta. L’ambiente è bellissimo e passionale, allenare una piazza come Napoli ti dà tanto ma è molto impegnativo. Sono molto contento, il nostro obiettivo è non avere nessun rimpianto, dobbiamo sempre uscire dal campo con la sensazione di aver dato tutto.

Al netto delle condizioni di Politano, è possibile in prospettiva una convivenza tra Neres, Kvara e Lukaku?

Tutti possono fare parte dei nostri titolari, poi ci sono delle situazioni di equilibrio, bisogna sempre valutare le partite e le squadre che vai ad affrontare. Parliamo di calciatori che possono determinare durante la partita. Matteo dall’inizio era con Kvicha, poi è stato con David e arriverà anche il turno di Neres con Kvara. Politano ha avuto un problema intestinale, oggi si è comunque allenato ma ci sono altre valutazioni da fare.

Il Venezia è penultimo ma viene da tre risultati utili positivi. Quali sono le insidie maggiori?

Essendo in clima festivo, non potrei accettare di scendere in campo come se stessimo festeggiando. Il Venezia ci deve preoccupare per le partite con Juve ed Inter, hanno dei loro concetti che abbiamo studiato e con grande serietà dobbiamo mettere in atto il nostro lavoro. Sono tre punti fondamentali perché ci serviranno in futuro.

Pensa sia presto per poter dire che a contendersi lo scudetto siano Atalanta, Inter e Napoli?

Non è ancora finito il girone d’andata quindi mi sembra un po’ azzardato dirlo, ci sono ancora più di 60 punti. Ora è prestissimo, noi dobbiamo solo cercare di fare punti di partita in partita e continuare a crescere.

Non le sarà sfuggito che con le piccole il Napoli non ha mai sbagliato, ciò dipende dalla forza mentale di questa squadra?

Incrocio le dita (ride, ndr). Quando sulla carta ci sono squadre che sono inferiori la partita la devi vincere, altrimenti è mancato qualcosa. Quando invece incontri squadre di livello pari o superiore, se dai il massimo e non vinci puoi essere comunque soddisfatto della prestazione. Per questo motivo, match come quello che dobbiamo affrontare sono assolutamente da vincere.

Spesso ha parlato di Lukaku che sente troppo la pressione, come lo vede in queste settimane?

Romelu ora è al top della forma, ovviamente le aspettative su di lui ora sono superiori rispetto ad un altro attaccante. Deve continuare a mantenere le aspettative perché è un giocatore di caratura internazionale ed è ovvio che su di lui ci sia più pressione.

L’innalzamento della qualità può passare anche da questa sessione di mercato?

Questa è una questione che non affronterò mai perché a decidere sarà il club. L’unica cosa che ho chiesto è di avere almeno 21 giocatori di movimento per poter allenare la squadra in settimana, credo sia il minimo.

Essendo in tema di bilanci, lei che ha una grande esperienza come ha ritrovato questo campionato dopo esserci ritornato?

L’ho detto anche precedentemente, il campionato italiano ha alzato il livello. Si è alzata molto l’intensità ma abbiamo anche l’aspetto tattico che io trovo migliore rispetto ai campionati esteri. Lo si vede anche in Europa: giocare in Champions, Europa League e Conference contro squadre italiane è difficile.

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