Anguissa a CRC: “Conte un grande! Sullo Scudetto? Pensiamo a noi”

    Andre-Frank Zambo Anguissa of SSC Napoli during the Coppa Italia Frecciarossa match between SSC Napoli and Modena FC at Stadio Diego Armando Maradona on August 10, 2024 in Naples, Italy (Photo by Giuseppe Maffia/NurPhoto via Getty Images)

    Frank Anguissa ha parlato ai microfoni di Radio CRC radio partner del Napoli. Ecco le sue parole

    Gol contro l’Udinese “È una delle giocate che proviamo durante gli allenamenti, insieme a tante altre cose. Sono felice di aver segnato, e soprattutto di averlo fatto contribuendo alla vittoria. Quando gioco, non mi concentro tanto sul gol, ma sulla vittoria della squadra, che è sempre la cosa più importante. Oggi il centrocampista deve fare molte cose, e questo è ciò che cerco di fare. Il mister mi dice di segnare di più, di arrivare a otto gol stagionali, ma per me il gol non è la priorità. Sono contento quando segno, ma il focus rimane sempre sul bene della squadra“.

    Sul GenoaNon posso dire come andrà la partita di sabato, perché la mia preoccupazione principale è quella di concentrarmi su quello che dobbiamo fare noi. La cosa fondamentale è essere focalizzati sul nostro gioco e sull’assetto tattico che prepariamo con il mister. Questo è ciò che può fare la differenza nella partita. Dobbiamo essere concentrati su ciò che dobbiamo fare per decidere l’esito della partita. Da questo punto di vista, posso dire che il Napoli deve essere una squadra che vince contro chiunque. Sabato andremo in campo con l’intenzione di vincere“.

    Vieira? “Lo apprezzo molto come persona. Ci siamo incontrati anche a Londra, quando allenava il Crystal Palace e mi voleva lì. Mi piace parlare con lui, ha tante idee interessanti ed è una persona che stimo molto. Sarà un piacere rivederlo sulla panchina del Genoa, ma ovviamente spero che alla fine saremo noi a vincere. È davvero un bravo allenatore.”

    Sulla squadra piu forte? La verità è che non guardo il calcio, lo vivo. Io mi concentro sul nostro percorso, partita dopo partita, senza interessarmi troppo a cosa fanno le altre squadre. Non ho visto le partite di Inter o Atalanta, il mio obiettivo è vincere con la nostra squadra. Alla fine della stagione, faremo i conti. L’unico momento in cui guardo il calcio è quando, insieme al mister, analizziamo i video per prepararci agli incontri. Per quanto riguarda gli avversari, non posso negare che siano squadre forti: l’Atalanta sta giocando benissimo, l’Inter è molto competitiva, così come la Juve e il Milan. Ma non le guardo, non è il mio stile. Penso che il Napoli oggi sia una squadra che conta, una squadra che può vincere. E questo è ciò su cui dobbiamo concentrarci”.

    Su Conte? Mi chiede di non essere mai pigro. È un allenatore fantastico, non potrei dire nulla di diverso. Da lui c’è sempre la richiesta di dare il massimo, di dare il 200% in ogni prestazione. Le sue indicazioni tattiche cambiano a seconda della partita e degli avversari, ma mi chiede sempre di mostrare personalità e di lavorare bene dal punto di vista tecnico. È fondamentale avere la giusta qualità per eseguire ciò che chiede l’allenatore. Era così con Spalletti e lo è anche con Conte. Oggi mi ha detto di segnare di più e cerco di fare esattamente quello che mi chiede. Il mio ruolo può variare da una partita all’altra, ma l’impegno non cambia”.

    Sul fatto di essere la miglior difesa Difendere insieme. Conte è molto attento alla fase difensiva, ma non solo al reparto difensivo. La sua filosofia è che è tutta la squadra a difendere e attaccare insieme. Proviamo tutti, dal portiere Meret fino a Lukaku, a lavorare per difendere come un’unica unità”.

    Su Lobotka “Lo apprezzo molto anche come persona. È un ragazzo molto riservato, non parla mai, ma è sempre tranquillo, e questo si riflette anche nel suo modo di giocare. Non ha paura di fare giocate che pochi altri tenterebbero. Con lui mi trovo benissimo, come se avessimo un’intesa perfetta. È un piacere giocare con qualcuno di così talentuoso. Siamo tutti amici, ma con lui c’è una sintonia speciale in campo.

    Su Gilmour e McTominaySono entrambi giocatori molto forti, oltre che ottime persone. Il lato umano è molto importante per me, credo che dopo il calcio venga la vita, e mi piace lavorare con chi ha una mentalità positiva. Vengono da altri campionati, Gilmour ha bisogno di più minuti in campo, mentre Scott ha già dimostrato di avere grande qualità, sa segnare e aiuta sempre la squadra. Entrambi hanno le qualità per giocare nel Napoli. Siamo una squadra che si aiuta a vicenda, anche chi gioca meno, perché siamo tutti parte di un progetto comune“.

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