Dino Falconio, sub commissario di Bagnoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc, nel corso della trasmissione A Pranzo con Chiariello. Si è parlato a proposito dell’argomento del centro sportivo.
“L’incontro con De Laurentiis? C’è stato un appuntamento. Abbiamo avuto uno scambio di idee franco e cordiale, abbiamo approfondito le esigenze della società per trovare soluzioni che siano compatibili col piano urbanistico e la gestione di Bagnoli. Si può fare? Nell’ambito normativo ci sono strumenti per fare operazioni importanti. Da parte del comune c’è la volontà di ascoltare e andare incontro alle esigenze del calcio Napoli. La squadra è un valore per la città e si sa cosa significa per le persone. Tutto quel che si può fare nei limiti delle normative si potrà fare. Abbiamo bisogno di un progetto di massima sul quale poter iniziare a lavorare. Noi abbiamo lasciato massima libertà al presidente, lui sta sondando anche altri luoghi. Questa è una delle possibili opzioni, io mi auguro possa essere quella prescelta perché a Bagnoli si potrebbe. Non ricordo di Napoli Est, ma si è parlato di Lago Patria e Afragola. Il nostro contesto sinergico con la società e lo stadio non è da sottovalutare. Nell’idea di organizzare un quartiere smart, avere il centro sportivo di una società di livello sarebbe un fattore molto interessante. Il centro Fit? Non è detto siano concorrenti. Si potrebbero creare per una serie di motivazioni che sono complicate da spiegare. I tempi di cui parlava il presidente sono nell’arco di due anni. Va fatto uno sforzo in base alle scelte che possono essere effettuate sul territorio. Ci sono ipotesi che richiedono un biennio e altre che richiedono più tempo”.
“Bagnoli dipende dalla vicenda Maradona? Non vedo un nesso tra le due questioni. La vicenda stadio prosegue attraverso il suo canale ufficiale. Non ci sono collegamenti. Noi aspettiamo una proposta e un progetto di massima su cui lavorare. Stiamo operando sulla bonifica affinché non ci sia il pericolo delle polveri metalliche, è un problema da considerarsi risolto, è il presupposto perché tutto si possa realizzare. Le attrezzature di carattere sportivo non rientrano tra quelle vietate per il bradisismo. C’è disponibilità verso chiunque è aperto al dialogo con le istituzioni. Dove arriva il Napoli? Nel mio cuore è al massimo, non dico altro. Sono favorevolmente sorpreso di cosa sta accadendo”.