Juventus-Napoli è sempre una grande partita che da anni ci ha regalato emozioni grazie alle prodezze dei top player in campo ma anche al calore del tifo sugli spalti. Negli scorsi giorni è però nata una grande polemica riguardo le decisioni sull’organizzazione del settore ospiti all’Allianz Stadium. Difatti, il settore era stato chiuso a solamente un giorno dalla partita ed è stato aperto a sole 4 ore dal match. Il tutto per timore di possibili disturbi all’ordine pubblico da parte dei sostenitori ospiti. Una scelta che ha comportato un grande scompiglio tra i tifosi azzurri, di cui molti costretti a tornare in patria venendo rimborsati del prezzo del biglietto ma non di viaggio, hotel e non solo. Senza tralasciare chi ha scelto di non raggiungere Torino. I pochi tifosi azzurri che hanno infine avuto l’opportunità di entrare nello stadio si sono presentati con uno striscione che riporta una sola parola: “VERGOGNA”.
A parlare dell’accaduto gli avvocati partenopei Erich Grimaldi e Luca Rubinacci: “A 24 ore dal decreto cautelare del Tar Piemonte, è possibile qualche considerazione più ponderata sulle indicazioni che provengono dalla pronuncia del tribunale amministrativo: le restrizioni non possono essere ingiustificatamente generalizzate, ma devono colpire solo persone o categorie di individui che, effettivamente e in concreto, rappresentino un potenziale pericolo per l’ordine pubblico. Nel caso della partita dello Stadium il presidente del Tar Piemonte, con grande sensibilità giuridica, ha chiarito che, se a presupposto di una determinata misura si pongono fatti specifici (gli scontri di Cagliari), le misure di contrasto, per essere realmente efficaci e rispettose del principio di proporzionalità, devono tendere a isolare proprio e solo gli autori di quei fatti specifici. Questa valutazione è mancata nel caso di Torino da parte del Casms e della Prefettura, il che ha ingiustificatamente colpito tifosi assolutamente pacifici, magari genitori e figli minorenni, che ovviamente potranno reclamare il risarcimento dei danni subiti laddove non abbiamo comunque usufruito dei voli per recarsi a Torino. Diversi tifosi, invero, hanno già chiesto di voler ottenere giustizia”.