Il Corriere dello Sport si è soffermato sul nuovo modo di giocare di Khvicha Kvaratskhelia: “Kvarevolution, un po’ rivoluzione e un po’ evoluzione: da quando è arrivato il signor Antonio è cambiato tutto ed è cambiato anche Kvara. O quantomeno sta cambiando, sta sbocciando definitivamente, il processo è in atto e sta cominciando a raccontare soprattutto un aspetto: la crescita dell’uomo che sta dietro il giocatore. Che lo completa. Ora gioca come se avesse il numero 10 con la benedizione dello stadio Maradona che lo ama. Antonio Conte non ha voluto neanche ascoltare le proposte indecenti per lui, e la Georgia pende letteralmente dalle sue labbra. E d’accordo, è vero, dopo il crollo di Verona è partito per Tbilisi un calciatore ed è tornato in Italia un padre, ma non può essere soltanto questo: la nascita di suo figlio Damiane gli ha cambiato la vita, è palese, ma la mutazione genetica da esterno tutto istinto e giochetti – a volte troppi – a trequartista non più incatenato alla fascia sinistra e anche capace di rincorrere un avversario fino alla propria area, era venuta fuori già nelle amichevoli di Castel di Sangro“.