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CONFERENZA – Rudi Garcia si presenta: “Che piacere essere a Napoli! Sono qui per continuare il lavoro”

Fonte foto: SSC Napoli

Rudi Garcia, nuovo allenatore del Napoli – annunciato giovedì dal presidente Aurelio De Laurentiis -, guiderà la squadra Campione d’Italia per la stagione 2023-24, sostituendo il partente Luciano Spalletti. Di seguito, la diretta testuale della conferenza stampa del tecnico francese direttamente dal Museo e Real Bosco di Capodimonte:

“Il primo regalo è essere qui a Napoli. Innanzitutto saluto i tifosi per l’accoglienza e faccio i complimenti alla squadra per quanto fatto quest’anno. Appena arrivato ho visto le bandiere, mi sono reso conto che la città è molto fiera della squadra. Vorrei continuare questa cosa anche in futuro”.

Sugli obiettivi: “Mi sono trovato col presidente sulla definizione delle ambizioni, io gioco solo per vincere. Il presidente ha alzato molto l’asticella per quanto riguarda la Champions. Non sarà facile vincerla ma sognare non costa nulla, io voglio vincere. Vincere lo scudetto è una cosa bellissima, ma io penso che il Napoli deve giocare la Champions tutti gli anni, deve restare sempre al top in Italia”.

Sui rischi: “Non ho paura di niente. La vittoria in campionato deve dare fiducia ai calciatori, ma poi riparte tutto da zero, è molto difficile dire che continueremo a vincere senza fare sforzi, si arriva solo in questo modo ai grandi traguardi. Dobbiamo restare umili ed essere ambiziosi. Lavoreremo molto. Mi è piaciuto il fatto che ho visto una squadra, non singoli. Che attaccava e difendeva tutti insieme. La rosa è ampia, la panchina è buona. Mi rassicura l’ambizione del presidente, quindi mi darà una squadra di qualità. Così possiamo continuare a far divertire i tifosi. Le mie squadra giocano d’attacco, lasciatemi i tempo di conoscere i calciatori e lavorare con loro”.

Sulla città: “Ora ho pù esperienza. Sono molto contento di tornare in Italia, specialmente di tornare a Napoli. Non vedo l’ora di vederlo, ma dovrò farlo di nascosto. Questo è il bello del mio mestiere. Lo farò anche qua”.

Sul modulo: “Qualsiasi allenatore del Napoli deve sapere che il compito ora è difficile. Dobbiamo ripeterci e non è facile. Io non vengo qui a rivoluzionare, la squadra deve somigliare a quella dell’anno scorso, io metterò il mio tocco. Il 4-3-3 l’ho sempre utilizzato, anche a Lille e Roma, ma anche altri moduli. Un allenatore deve adeguarsi alla rosa. Il 4-3-3 è perfetto per questa rosa ma oggi ci sono tanti strumenti per valutare, quindi la mia squadra dovrà anche saper cambiare modulo durante la partita. Voglio che i miei calciatori abbiano cultura tattica nonostante un modulo di base”.

Sui giovani: “Non dobbiamo toccare la voglia, i calciatori devono essere motivati come lo sono io. Solo così saremo una squadra forte. Quando vinci c’è il rischio di addormentarti, ma io sarò lì come una sveglia. Abbiamo calciatori giovani che possono dare di più. Farò in modo che la squadra sarà competitiva”.

Su Anguissa: “Lo conosco bene, l’ho fatto esordire io. Lui è un po’ il mio piccolo anche se è una montagna. Ha fatto un salto di qualità evidente. Ha giocato anche in Inghilterra, in Spagna. Ha dimostrato di essere importante anche nello spogliatoio, non solo in campo. Non ci vediamo da tempo, ora è un altro Frank. Sarò ancora più esigente con lui, può ancora migliorare e sono contento di averlo ritrovato”.

Sul progetto: “Il calcio è italiano è tornato in alto, lo abbiamo visto anche quest’anno in Europa. Vogliamo continuare su questa scia con il Napoli. Il progetto sportivo che ho sposato è ambizioso, il presidente mi ha assicurato che vuole vincere ancora. Non gli ho fatto particolari domande. Ci potranno essere offerte irrinunciabili, nessuno è insostituibile, ma ho fiducia in De Laurentiis, ma anche dello staff che sono certo lavorerà benissimo come fatto l’anno scorso. Faremo di tutto per fare una bella squadra”.

Su Spalletti e i giocatori: “Sono stato sostituito da Spalletti a Roma ed ora lo sostituisco io a Napoli. Giocatori come Gervinho? Ne ho già in rosa, ma devo allenarli per sapere qualcosa in più di loro. Voglio capire che tasti toccare per motivarli e migliorarli. Il talento c’è, stiamo già lavorando sulla squadra. Vediamo chi resta e chi va via. Si può sempre migliorare e non vedo l’ora di lavorare con la squadra”.

Su Lobotka e il centrocampo: “Il cuore del mio gioco è sempre stato il centrocampo. Non voglio parlare di singoli, perchè questa rosa ha giocatori forti ed avere giocatori importanti in panchina è fondamentale. Lobotka è un calciatore fantastico. Oggi ci sono tante squadre che hanno le superstar, il bello del Napoli è che qui tutti corrono, non si gioca solo con la palla, anche senza”.

Sulle motivazioni: “La squadra dovrà lavorare e sudare. Si gioca in undici, la rosa è di venticinque. Ogni giocatore è molto importante ma sarà necessario mostrare impegno e voglia di essere da Napoli, mostrare un senso di appartenenza. Nel calcio attuale questa cosa si vede sempre meno. Per me è importante la maglia che vesti e lo stemma sul cuore. La maglia va rispettata, dobbiamo dare il meglio per questo”

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