L’edizione odierna del Corriere della Sera analizza la sconfitta del Napoli in casa contro la Lazio. Il protagonista principale è Sarri, in una partita vista come “la dolce vendetta di un ex innamorato e finito sommerso dai fischi“. Il Napoli adesso deve rispondere al torto subito. Anche se “dà un colpo di freno alla corsa scudetto, il vantaggio in classifica gli consente di ammortizzare la battuta di arresto, ma c’è da mettere in conto la reazione, la risposta ad un’altra fase di crescita“. Poi il quotidiano continua: “Sarri – e certo non deve spiegarlo alla gente di Napoli — la partita l’ha letta sull’avversario e ha costretto la sua squadra, tutta, in trenta metri di campo. Ecco, la chiave: la densità nella zona centrale. Il Napoli non è fluido, non può esserlo. È la Lazio che limita, che chiude le linee, anestetizza la manovra avversaria. Ci riesce, per lunghi tratti. La Lazio a Napoli un po’ si snatura, privilegiando l’attenzione in difesa al possesso palla. Scegliendo per la marcatura stretta sui centrocampisti avversari, provando a togliere aria e metri al motore della squadra di Spalletti”.