Il terzino e capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo ha parlato ai microfoni della Lega Serie A in una lunga intervista. Il capitano azzurro è partito dai sui inizi da attaccante quando era un bambino, quando lo chiamavano ‘Batigol’, fino al presente, che lo vede giocare come terzino. Queste le sue parole: “Come tutti i bambini la gioia più grande è segnare un gol, e anche io ho iniziato a giocare da attaccante, e da lì è nato il soprannome Batigol. Ho sempre avuto la passione per il calcio e diventare un calciatore è stato un sogno sin da piccolo, e col passare del tempo quel sogno è diventato un obiettivo da raggiungere, e adesso mi sto godendo le soddisfazioni che sto raggiungendo. Indossare la fascia di capitano mi riempie di orgoglio e di responsabilità, e quando in estate il mister ha deciso di darla a me sono stato contento, e la cosa che mi ha reso ancora più contento è stata l’approvazione dei compagni, e soprattutto di quelli che forse l’avrebbero meritata più di me perché ci sono da più tempo, come Zielinski, Mario Rui e Meret. Un compito difficile ma sto cercando di fare il mio meglio e di rappresentare al meglio questo grande spogliatoio. Il gol di Elmas è stato sicuramente molto bello, lavoriamo molto in allenamento su questo cambio continuo di posizioni per non dare punti di riferimento agli avversari, e proviamo col mister tanti schemi, il calcio si evolve e la bravura dell’allenatore penso sia trovare sempre nuove soluzioni, e credo che in questo il mister sia bravissimo. In questi tre anni e mezzo che sono qua ho capito che l’umore della città dipende soprattutto dai nostri risultati, sarei falso a dire che non abbiamo una grande possibilità ma la squadra sa che mancano tante partite e ci concentreremo su quello che ci ha portati ad essere in testa alla classifica e continueremo a lavorare fino alla fine del campionato. Lo Spezia sta facendo molto bene in campionato, prepareremo la partita nel modo giusto e cercheremo di mettere in campo le nostre qualità come sempre per cercare di ottenere la vittoria”.