Sole24Ore – Caos Plusvalenze, ora rischiano anche i club “Partner”: l’elenco e i possibili risvolti

E’ lunga la lista dei “Club Partner” della Juve nell’inchiesta sulle plusvalenze, che apre scenari preoccupanti per il mondo del calcio italiano.
L’analisi della sentenza con cui la Corte d’Appello federale ha inflitto alla Juventus una penalità di 15 punti è fondamentale per capire come e quando l’inchiesta si estenderà ad altri club.

Il ricorso, già annunciato dalla società al Collegio di Garanzia dello Sport, dipenderà proprio da questo: secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, la Corte ha stabilito che le prove raccolte nell’inchiesta Prisma dimostrano che i vertici della Juventus hanno pianificato la rilevazione di plusvalenze commerciali attraverso la cessione di giocatori al solo scopo di migliorare il bilancio aziendale, modificando così i risultati contabili e violando i principi sportivi.

Il dossier “Prisma” riguarda per l’85% scambi di calciatori dal valore complessivo di 150 milioni di euro, portati a termine nelle stagioni dal 2019 al 2021. Il procuratore federale Chinè aveva infatti proposto di revocare la precedente archiviazione e di irrogare sanzioni e ammende alle altre otto società coinvolte nelle trattative cioè Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara (vecchia proprietà), e Pescara.

Il quotidiano racconta che la sentenza di venerdì sera ha confermato che per queste società e i loro dirigenti è stato decretato un proscioglimento sostanziale, ma diventa lecito chiedersi, a questo punto, con chi la Juventus abbia concluso questi scambi fittizi. In merito, la Procura di Torino ha identificato una lista di società con cui la squadra bianconera avrebbe intrattenuto partnership sospette, definite “Opache”.

Finora, le anticipazioni in possesso della stampa hanno citato squadre di Serie A come Sassuolo, Atalanta, Udinese, Sampdoria, Empoli e Monza. Inoltre sono stati condotti accordi con club come Parma, Pisa, Cosenza e Pescara per la serie cadetta oltre a società straniere come Lugano, Basilea e Sion. L’indagine del procuratore Chinè su queste “collaborazioni” è ancora in corso, soprattutto per verificare se ci sia stato dolo da parte di tutte le dirigenze coinvolte nello scambio con l’obiettivo di ottenere vantaggi contabili illeciti. Non si esclude che nel corso delle prossime settimane, la Federcalcio annuncerà quali squadre saranno soggette a deferimento a causa della loro presenza nell’ambito di indagini penali. Anche se al momento la lista riportata non è completa, c’è sempre il rischio che il campione di inchieste si espanda ad altri club.

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