Benitez: “Koulibaly mi chiama papà, bravi Bigon e lo scouting a scoprirlo, soprattutto per il prezzo pagato”

Rafa Benitez, l’ex allenatore del Napoli ha parlato ai microfoni del Times di Kalidou Koulibaly, della sua esperienza a Napoli e della sfida tra Inghilterra e Senegal. L’ex tecnico del Napoli rivela che il centrale senegalese parla ancora con lui oggi e lo chiama papà. Queste le sue parole: “Il Napoli era stato intelligente a scovare un giovane centrale di difesa che gioca nel Genk in Belgio ed eravamo tutti d’accordo nell’acquistarlo perché poteva essere un acquisto importante. Stavamo cercando un difensore forte e che con la sua altezza ci avrebbe aiutato molto. Lo pagammo poco, solo 8 milioni di euro. La sopresa fu che Kouli non era 1.93 ma 1.86. Il direttore sportivo Bigon aveva un grande reparto scouting, che scovava i giocatori prima degli altri club. Sono ancora in contatto con lui e mi chiama papà. In Italia faceva la differenza soprattutto per la sua grande velocità, e non mi sorprende che alla fine sia finito in Premier League. Ricordo che dopo ogni allenamento lui e il mio assistente Antonio rimanevano in campo e si sfidavano a chi colpiva più traverse, nella maggior parte delle volte vinceva Antonio. L’Inghilterra non si deve illudere, durante le mie due stagioni a Napoli abbiamo vinto due trofei. La Coppa Italia contro la Fiorentina, e il secondo contro la Juventus con il rigore decisivo segnato da Koulibaly dopo il 2-2 della partita”.

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