Storie diverse, ma obiettivi e modo di fare molto comune quello tra Milan e Napoli, così come nella mentalità e il modo di giocare, come gli stessi allenatori Spalletti e Pioli hanno spiegato nelle rispettive conferenze stampa. Le due squadre arrivano al big match di stasera da primi della classe e l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport parla così di come azzurri e rossoneri arrivano al match di questa sera:
Sul livello del Napoli c’erano molti dubbi perché l’uscita, tutta insieme, di Insigne, Koulibaly, Mertens, Fabian Ruiz a Ospina, oltre a Ghoulam, Ounas e Petagna, poteva mettere in crisi chiunque. L’obiettivo principale era diminuire il monte ingaggi ed è stato raggiunto garantendo allo stesso tempo un livello tecnico elevatissimo. Raspadori ha segnato il gol decisivo allo Spezia, Simeone ha già realizzato il primo gol in Champions, Kim è una sicurezza, e infine Kvaratskhelia, la più grande sorpresa di questo scorcio di campionato.
I rossoneri hanno dovuto fare a meno solo del fortissimo Kessié rispetto alla scorsa stagione, rimpiazzato numericamente, ma non nelle caratteristiche, dal nazionale Pobega, in attesa dei nuovi acquisti Adli, Origi e infine De Katelaere. La differenza fra Milan e Napoli sta proprio nel cambiamento: il Milan ha proseguito nel gioco e nei risultati migliorando, il Napoli lo ha fatto cambiando radicalmente. E’ la ragione per cui Spalletti è in questo momento il miglior allenatore della stagione italiana, ma al suo fianco c’è proprio Pioli”.