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    ADL a 360° parla del pianeta Napoli in esclusiva a DAZN: tra Spalletti, Ancelotti ed Ibra

    ADL si è lasciato andare ad un’intervista esclusiva Dazn sul Napoli calcio in generale.

    Il giornalista Marco Cattaneo ha strutturato una chiacchierata con il patron azzurro su diversi temi relativi alla causa azzurra, con domande ad hoc per il leader del club partenopeo. La sequenza di interrogativi ha avuto come incipit una riflessione sul calo del Napoli nella seconda parte di stagione dopo un inizio sfavillante, caratterizzato da ben 24 punti nelle prime 8 giornate. Il presidente del Napoli ha spiegato, in tali termini, la discesa in Serie A negli ultimi mesi senza fare drammi ed escludendo il fattore psicologico come causa dei mali: “Ci siamo persi nella seconda metà di stagione a causa di molteplici fattori: Covid, Coppa d’Africa e le diverse complicazioni che hanno avuto tutti in generale. Non penso che possa essere un problema psicologico ad aver limitato gli azzurri, la cui rosa è composta da 25-30 di altissimo livello“.

    Un fiume in piena, quello targato Aurelio De Laurentiis, che non poteva accantonare spunti di riflessione sulla gestione attuale di Luciano Spalletti e su quelle precedenti di Gattuso ed Ancelotti. Su quest’ultimo, attualmente protagonista di un ritorno da favola in casa Real Madrid, si è lasciato a queste considerazioni: “Carlo è un fuoriclasse senza dubbio. Non è stato apprezzato dalle curve a Napoli e in generale non è risultato positivo ai napoletani. Ha peccato di furbizia”. Ancelotti ricorda un sogno di cui si è parlato tanto, che porta il nome di Zlatan Ibrahimovic e a cui il presidente ha dato voce commentando il suo mancato arrivo: “Con Ibra era tutto fatto, avevamo l’accordo. Dopo l’esonero di Ancelotti arrivò Gattuso e mi disse che non avevamo bisogno di Ibrahimovic, quindi mi fidai di lui”. Una spiegazione che dunque aumenta, inevitabilmente, il rammarico per quello che sarebbe stato/diventato sicuramente un idolo della tifoseria azzurra in un periodo storicamente complicato per la piazza partenopea a livello calcistico.

    E poi, ADL, chiosa il suo discorso sul presente e sulla certezza Spalletti così: “Andai a casa sua a Milano e gli ho fatto firmare il biennale con opzione per il terzo anno. Lo scelsi nel gennaio del 2021. Sono riuscito a convincerlo. Se e quando vorrà andare via, però, ci stringeremo la mano e non accadrà nulla. Facciamo mezzo secolo in due”. Un’intervista a tutto tondo che ripercorre gli ultimi 4 anni di storia azzurra, tra speranze, passato e una gestione presente che finalmente ha la certezza di una guida tecnica permanente.

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