Il Napoli si ferma per la prima volta in campionato e lo fa all’Olimpico contro la Roma con un pareggio per 0-0. La gara è stata molto combattuta, brutta da vedere in alcune fasi, giocata molto sull’aggressività e sulla compattezza difensiva. Pareggio che tutto sommato riflette i valori visti in campo, con gli azzurri di Luciano Spalletti che restano in vetta alla classifica a pari punti con il Milan e restano imbattuti in campionato. Proviamo a raccontare la partita in cinque punti:
- Anguissa impressionante. Il centrocampista camerunense continua a stupire, partita dopo partita. Ieri ha dominato il centrocampo portandosi dietro tutti i calciatori della Roma. Non perde palla in nessuna circostanza e riesce sempre a mantenere la calma. Un grande acquisto per cui vanno dati i meriti a Giuntoli.
- Koulibaly muro. Il senegalese continua a mantenere gli standard a cui ci aveva abituato qualche anno fa e, dopo qualche stagione di flessione, sta tornando quel muro invalicabile di sempre. Abraham ieri è stato praticamente annullato e se il Napoli non ha corso praticamente nessun rischio è anche e soprattutto per merito suo.
- Zielinski impalpabile. Il polacco non ha ancora mostrato le sue qualità in questo inizio di stagione dove spesso ha, invece, giocato molto male. Perde un pallone sanguinoso che stava per permettere ad Abraham di sbloccare la gara ed è invisibile per tutta la partita. Se riuscisse a tornare in forma potrebbe esserci da divertirsi.
- Ruiz fulcro del gioco. Lo spagnolo sta diventando sempre più leader degli azzurri e quase tutte le azioni passano per i suoi piedi. Difficilmente sbaglia un passaggio o un tempo di gioco, sta imparando anche a recuperare molti palloni dai piedi degli avversari, diventando imprescindibile.
- Massa inadeguato. L’arbitro è stato sicuramente il peggiore in campo. Rosso ad Abraham non dato, rigore su Anguissa neanche rivisto al VAR (colpevole principale in questa occasione), espulsione a Spalletti quasi comica e gestione della gara e dei cartellini completamente da rivedere. La gara si è incattivita e per la maggior parte è soprattutto colpa sua.