Le note di MN / La classe del capitano e lo strapotere di Osimhen, quanto può andare lontano questo Napoli?

Insigne

Il Napoli batte il Legia Varsavia in maniera netta, 3-0, nella terza gara del Girone C di Europa League. A differenza di quanto dica il risultato, però, non è stata una partita semplice, anche perchè i polacchi hanno difeso tanto e bene per tutta la partita e il match si è sbloccato solo al minuto numero 75 con una magia di Insigne. Gli azzurri, poi, hanno dilagato e sono saliti a 4 punti, a sole due lunghezze dal primo posto occupato proprio dalla squadra polacca, prossimo avversario azzurro il 4 novembre. Proviamo a raccontare il match di ieri in 5 punti:

  1. Insigne, che meraviglia! Il capitano azzurro realizza la rete del vantaggio con una magia delle sue, spedendo di controbalzo la palla sotto la traversa. In quel tiro ha mostrato tutta la rabbia, la leadership e la tecnica che dispone, togliendosi, forse, un po’ di tensione che aveva accumulato nelle ultime settimane, soprattutto dopo gli errori dal dischetto. Dopo la rete, infatti, si scioglie e regala ad Osimhen anche l’assist al bacio che chiude la gara. La situazione legata al rinnovo contrattuale non lo turba e lo ripete ogni volta e forse ieri ci ha anche dato dimostrazione che pensa solo a far bene con la maglia azzurra.
  2. Osimhen inafferrabile. Il ngieriano è una macchina da guerra, entra nel secondo tempo e crea pericoli alla difesa avversaria con la sua sola presenza. Nessuno riesce a stargli dietro, a volte neanche i propri compagni riescono a seguire la sua progressione infermabile e la seconda rete del match dimostra quanto Osimhen abbia cambiato il suo modo di giocare, senza però snaturarsi. Viene incontro, fa a sportellate, scambia con Insigne, si butta nello spazio e fulmina il portiere, non esente da colpe, sul primo palo. E’ ormai una certezza ed il Napoli non può proprio farne a meno.
  3. Politano supersub. L’ex Inter e Sassuolo non aveva fatto bene domenica scorsa contro il Torino, ma ieri ha cambiato anche lui il match. Realizza prima un bell’assist trasformato in oro da Insigne, poi si mette in proprio e scaraventa in rete il 3-0 con una delle sue classiche azioni, il tiro a giro nell’angolino dopo essere rientrato sul sinistro e aver superato un paio di avversari. Chiamarlo sostituto è riduttivo, ma anche Lozano non è da meno, a dimostrazione della qualità della rosa che ha Luciano Spalletti.
  4. Mertens, il ritorno di ‘Ciro‘. Non è ancora quel folletto belga che siamo abituati a conoscere, anche perchè mancava dal campo da mesi, ma ieri Dries ha dimostrato il suo valore, nonostante tutto. L’unico a rendersi pericoloso nel primo tempo, con due tiri che per poco non sono entrati in rete. Ha cambiato anche ruolo, spostandosi dietro la punta quando è entrato Osimhen, e dimostra una qualità fuori dal comune, come testimonia il primo lancio della partita in testa a Lozano. Se torna bene in forma, sarà sicuramente un’arma in più per gli azzurri, soprattutto quando Osimhen sarà via per la Coppa D’Africa.
  5. Di Lorenzo motorino. Il terzino campione d’Europa lo scorso anno è stato il calciatore del Napoli con più presenze e quest’anno è, insieme a Koulibaly, l’unico ad aver giocato tutte le partite. Questo, però, in campo non si vede, perchè garantisce spinta e corsa tutti e 90 i minuti, ma si trova sempre in posizione anche in difesa. Sta migliorando molto e anche la condizione fisica sembra essere impeccabile.
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