RILEGGI IL LIVE – Napoli-Legia Varsavia, Koulibaly: “Mi fa piacere essere il comandante. Domani l’obiettivo è vincere”. Spalletti: “Il capitano è serenissimo, capita a tutti di sbagliare“

    Luciano Spalletti e Kalidou Koulibaly presenteranno in conferenza la sfida contro il Legia Varsavia. Gli azzurri cercano il successo anche in Europa contro gli uomini di Michniewicz.

    Il match valido per la terza giornata della fase a gironi di Europa League è previsto per domani sera allo stadio Diego Armando Maradona. Come di consueto, MondoNapoli.it vi accompagnerà con la diretta testuale della conferenza, per non perdere nemmeno una delle dichiarazioni del tecnico toscano dalla dalla sala conferenze del centro tecnico di Castel Volturno.

    Ore 14.10 – Inizia la conferenza stampa. Le domande sono per Koulibaly

    La gara di domani è decisiva? Cosa vi servirà per vincere? Loro ripartono da dietro molto bene, l’abbiamo già visto. Se sono primi nel girone non è per fortuna, è perché lo meritano. Hanno segnato negli ultimi minuti con lo Spartak, ma nell’ultima contro il Leicester hanno fatto molto bene. Domani aspetteranno per ripartire, non dovremo dargli spazi e fare gol al più presto. Con la solidità dietro potremo vincere la partita“.

    Perchè in coppa avete preso più gol rispetto al campionato? “Non lo so! In Europa League ne abbiamo presi tanti e non mi piace perché abbiamo giocatori di livello dietro, ma è un discorso di squadra, di testa. Dobbiamo iniziare a credere nelle nostre capacità perché davanti abbiamo dei fenomeni che possono segnare in qualsiasi momento. Dovremo trovare la stessa solidità del campionato. Da domani spero ritroveremo questa solidità“.

    Come è essere il comandante per Spalletti? E lo spogliatoio? “Mi fa piacere! Ma tutti sappiamo che siamo importanti, dobbiamo sempre dare il 100%. Il mister mi chiede qualcosa di più, motivare gli altri, già lo facevo di mio e lui mi ha detto che la squadra ha bisogno di questo. Nello spogliatoio stiamo bene, quando si vince è più facile, stiamo facendo bene e vogliamo continuare così anche domani domani“.

    Quali sono le sensazioni dopo la passata stagione? “Questa è una delle squadre più forti in cui io abbia giocato. L’anno scorso sicuramente ci è mancato qualcosa, si sono poi aggiunti tanti infortuni. Spalletti quando è arrivato ci ha detto che siamo un gruppo di campioni. Vogliamo e dobbiamo dimostrarlo in campo. Pensiamo a vincere partita dopo partita. Dopo questo inizio di campionato tutti proveranno vincere”.

    Giocare in Europa ha migliorato le tue capacità da difensore? “Ogni paese ha il suo calcio, in Inghilterra c’è più intensità, più corsa, non gestiscono la partita, noi lo facciamo di più. Con lo Spartak s’è visto un grande Napoli ma eravamo rimasti in 10, ci hanno fatto vedere un calcio diverso. Domani è un discorso a parte, loro saranno molto chiusi, ma siamo pronti a tutto. L’importante è vincere. Da quando sono in Italia tutti gli allenatori mi hanno insegnato qualcosa da Benitez fino a Spalletti, per un difensore è la migliore scuola tattica. Io ne avevo bisogno e ogni partita, ogni allenamento mi ha reso quello che sono oggi, anche quando giocavo in Francia e in Belgio“.

    Quanto conta vincere per evitare gli spareggi? “L’obiettivo è qualificarsi, sarebbe un peccato non andare avanti, faremo di tutto per arrivare primi. Sarà in bilico fino all’ultima gara, poi ci penseremo. Pensiamo solo a domani“.

    Sull’episodio razzista di Firenze. Ho superato tutto grazie ai miei compagni e e al mio staff. Poi ho ricevuto tanti messaggi e mi ha fatto molto piacere. Mi è dispiaciuto per quel ragazzo, non ho dormito per 2 notti, pensavo anche di aver sbagliato io. Mi dispiace molto, mi hanno chiamato anche da Firenze per parlare con questa persona. Per me non ci sarebbero problemi sono aperto al confronto. L’importante è continuare in questa lotta, io ci tengo molto“. 

    14.30 – Le domande sono per Luciano Spalletti

    Andare avanti in EL potrà aiutarvi anche in campionato? “Sarà una gara decisiva, se non vinciamo sarà durissima restare nella competizione. Scenderemo in campo con determinazione per vincere, ci può essere anche un rafforzamento come mentalità per essere tosti e continui nel campionato. La rosa ce lo permette, abbiamo un numero di calciatori che sono di livello alto per stare dentro questa competizione“.

    Ci sarà il turnover? “Parlare di turnover non è corretto. Io parlo di pass ‘o turn, che è ben diverso. La rosa ce lo permette all’inizio del campionato, giocavano Meret, Manolas, Lobotka ora fermo per infortunio, chi gioca adesso non è per turnover, sono tutti titolari. Questo modo di dire va cambiato. Mertens gioca perché si fa turnover? No, perché è un titolare“.

    Sulla fascia sinistra chi ci sarà al posto di Mario Rui? “Juan Jesus può fare anche il ruolo di terzino sinistro, con altre caratteristiche, ma è veloce. Io prendo sempre tutto il tempo per la formazione, potrebbe giocare ma valuterò tutto con lo staff medico per sceglie la formazione adatta a vincere”.

    Il gol col Torino nasce da un’azione di squadra, in cui tutti sono coinvolti. C’è una squadra più forte? “Non lo so, si deve vedere alla fine, ci sono tante trappole e tanti proveranno a piazzarle per fermarci. Questa domanda va rifatta a fine campionato, ma gli ingredienti ci sono tutti per un Napoli forte. La qualità in quell’azione sulla trequarti permette di vincere le partite con un calcio come il nostro, noi giochiamo nello stretto e poi con Osimhen nel lungo, quindi possiamo adattarci alla composizione tattica degli avversari senza scomporci“.

    Mertens è di nuovo in panchina, quanto è importante la sua presenza? “La sua presenza ci permette di avere più titolari, una certezza in più, un leader in più. E’ un calciatore che si prende le responsabilità. Lo aspettavamo. Ci fa piacere riaverlo in panchina come Demme, Lobotka, che ci aiutano a sopperire al problemino di Zielinski assente domani. Questo farà la differenza in campionato“.

    Su Osimhen: “Ci sono giocatori che hanno muscoli differenti da altri, alcuni si rigenerano velocemente per fare numeri che non ci aspetteremmo. Come Koulibaly, che ha sempre giocato, e il giorno dopo non ha problemi ad allenarsi di nuovo con gli altri. Probabilmente Osimhen domani giocherà, ma non lo faccio partire dall’inizio. Il Legia si chiude bene avremo bisogno sia di Mertens e del suo palleggio sia di Petagna che ha caratteristiche utili per la partita di domani“.

    Come gestite la pressione? “Se vogliamo conquistare degli obiettivi e vincere dobbiamo gestire queste cose. Noi dobbiamo essere consapevoli che le squadre che incontriamo sono motivate dai nostri risultati e dalla nostra classifica cercheranno di batterci, ma dobbiamo essere umili e continuare a lavorare”.

     Stiamo vedendo uno spogliatoio unito sembra non esserci problemi: I calciatori sono dei professionisti veri, conoscono i loro obblighi, hanno impegni da adempire. In un contesto di gruppo sono proprio i risultati di gruppo a fare la differenza, non certo quelli individuali. Devono saper coesistere, stare insieme e collaborare, perché così si fanno risultati. Non può esserci un Napoli vincente senza risultati di squadra, senza l’unione“.

    Su Lozano: “La questione è stata un po’ ingigantita. In quella partita avevamo bisogno di determinate qualità. Il Torino ha iniziato a sparare palloni in area e c’era bisogno di qualcuno che potesse contrastare. Era dispiaciuto ma è comprensibile. E’ bastato tornare in campo e vedere come ha reagito e condiviso la vittoria con gli altri. Questo è l’importante“.

    Zielinski a rischio anche per Roma? “No, per precauzione domani non ci sarà, ma a Roma avremo bisogno di lui”.

    Su Insigne: “Il capitano è serenissimo. Può capitare a tutti di sbagliare, di commettere un errore. Lui è un leader della squadra. Lui ha già dimostrato tanto. Cambiare rigorista non ci darebbe certezze di fare gol e si metterebbe solo a rischio certezze di cui adesso non possiamo fare a meno. Poi è chiaro che ci sono momenti particolarmente emotivi e vedremo come sta in quel momento i compagni lo aiuteranno. Ho visto giocatori scelti fatti entrare per tirare un rigore e poi sbagliarlo“.

    Sul tifo:L’entusiasmo che ho trovato a Napoli sta ripartendo. Nelle ultime partite l’ho trovato caloroso. Essere calciatore e giocatore del Napoli si percepiscono certe emozioni. Questo amore dei tifosi del Napoli lo assorbiamo anche senza avere lo stadio pieno. Certo i boati ti portano emozioni diverse. Ma questo affetto lo sentiamo in ogni momento. Koulibaly, Mertens porteranno questo amore ovunque“.

    Ore 14.15 – Fine della conferenza stampa

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