Home Conferenza stampa RILEGGI LIVE – Spalletti: “Recupero degli infortunati fondamentale per le prossime partite....

RILEGGI LIVE – Spalletti: “Recupero degli infortunati fondamentale per le prossime partite. Guai a giudicare Napoli per il furto dell’auto! Insulti a Koulibaly? Gli ho detto come fare”

Archiviata l’ennesima sosta per le Nazionali si ritorna in campo, col Napoli che sarà impegnato a confermare quanto di buono fatto in questo scoppiettante avvio di campionato e tenersi stretta la testa della classifica. Il tecnico Luciano Spalletti interverrà a partire dalle 14.30 presso il centro tecnico di Castel Volturno “Konami Center” per la conferenza stampa prepartita, con le dichiarazioni del mister azzurro che saranno il preludio al match delle 18 previsto per domani allo Stadio Diego Armando Maradona. MondoNapoli.it vi accompagnerà come sempre con la diretta testuale della conferenza, per non perdere nemmeno una delle dichiarazioni del tecnico toscano.

14.34 Luciano Spalletti fa il suo ingresso in sala stampa, il tecnico prende subito la parola dopo la domanda di Sky che chiede Se da qui alla sosta le partite di campionato e in Coppa potranno concretamente definire le ambizioni del Napoli: “I giornalisti sono spaventatori professionisti. Dopo la sconfitta in Coppa si diceva di vedere la reazione, poi a Firenze si diceva cosa accadrà con la Fiorentina, ora cominciamo con altre partite. Io vengo sempre rappresentato come chi crea i fantasmi, voi con queste frasi ‘ora viene il bello’ è come quando si attendeva il primo ko, poi si parla del contratto di Insigne ‘Non si può andare avanti senza la firma’, c’è sempre questa storia. Calendario alla mano è vero che avremo partite molto ravvicinate che potrebbero creare qualche difficoltà, ma abbiamo una rosa che ci permette di affrontare periodi più difficili. Abbiamo recuperato calciatori impotanti come Demme, Mertens, Lobotka.. Con la disponibilità di questo numero di giocatori possiamo superare anche momenti più difficili”.

Quanti minuti ha nelle gambe Mertens? L’ho visto molto bene, si è messo definitivamente alle spalle questo periodo e quindi si sente davvero nelle condizioni di far parte dei 16 titolari che ho ogni partita. I titolari non sono più 11, sono solo chiacchiere di quelli che vogliono alimentare dubbi sui calciatori. Ci sono titolari da 60 minuti e titolari da 30 minuti, ci sono alcuni giocatori che hanno la dote di poter fare la differenza in pochi minuti”.

14.45 – Capitolo Torino, come si prepara una sfida dopo una sosta di campionato così lunga? Le partite si preparano tutte allo stesso modo, tutte sono importantissime perché mettono in palio tre punti e ci permettono di stare nella parte nobile della classifica. Dobbiamo analizzare i dettagli dei nostri avversari, quali sono le loro caratteristiche e i loro comportamenti; i giocatori sanno quello che è il loro percorso, abbiamo cominciato parlando chiaramente di quella che è la nostra ambizione e quello che vogliamo raggiungere. Il Torino ha una storia di squadra tosta, ogni volta che ci ho giocato ho trovato una squadra difficile da affrontare, che ti da battaglia. Ora con Juric probabilmente sarà ancora più difficile perché il suo credo si basa su un gioco molto aggressivo, la squadra che metterà in campo rispecchia la personalità dell’allenatore”.

Quando si inizia così bene ogni partita l’asticella si alza, rispetto al Torino può esserci anche una componente di difficoltà mentale? Juric l’anno scorso non fece andare il Napoli in Champions… “I risultati che abbiamo fatto fino ad ora non devono essere un peso, devono essere una gioia per tutti. Ci troviamo a nostro agio al vertice della classifica. Io non c’ero nella partita dell’anno scorso col Verona, mi sono ritrovato a parlarne ma penso che dobbiamo farla finita”.

Cento giorni fa l’arrivo di Spalletti a Castel Volturno, c’è la possibilità di rifare la storia? Si potrà dire solo alla fine, ho sentito parlare spesso di Coppa d’Africa e di queste future difficoltà che andremo ad affrontare, sono momenti reali e quindi di strada c’è n’é ancora tanta da fare. Anche Marotta ha detto che ci sono squadre di una cultura calcistica che lo preoccupano più di quanto gli preoccupi il Napoli. Era esattamente quello che dicevo io, ci sono difficoltà reali nel corso del campionato, è presto per scomodare personaggi di un certo livello che sono già passati dal Napoli. Vogliamo continuare a mettere tutte le qualità e la disponibilità che serve a soddisfare la nostra città. Napoli è una città ambiziosa e noi vogliamo andare di pari passo alla nostra città”.

14.50 – Gioca Ospina? “Ho già deciso stamattina, ma non ve lo dico. Dire che gioca Meret perché Ospina arriva in ritardo non è un complimento per il ragazzo, il discorso da fare è differente, Meret avrà più spazio perché lui se lo merita e non a causa di forza maggiore. I giocatori vengono messi in condizione di esprimersi al meglio sulla base di come si comportano in allenamento. Per il Napoli non è un problema avere ruoli doppi che possono competere nei vari reparti, anzi è un vantaggio, magari avessimo dualismi in tutti i reparti come lo abbiamo in porta!”.

Se Ospina non fosse andato in Nazionale, avrebbe fatto lo stesso ragionamento su questo dualismo? Ospina è andato in Nazionale anche le altre volte ed ha fatto comunque il suo lavoro al meglio il giorno successivo con la maglia del Napoli. Ieri in Nazionale Ospina ha preso 10 come voto dai giornali locali, segno che è un giocatore in grande forma e condizione”.

15.05 – Si va verso l’apertura al 100% degli stadi e col Torino si va verso il sold-out, cosa ne pensa? Come ho già detto vogliamo lasciarci contagiare dall’amore dei tifosi. L’affetto per questi colori per i napoletani si subisce anche senza averceli tutti davanti, si percepisce il respiro di aria azzurra in giro”.

Sarri ha detto che questo calcio non gli appertiene più, è solo business, cosa ne pensa lei dei tanti impegni ravvicinati? “Le istituzioni nazionali dovrebbero fare una riflessione su questo tema, anche per dare un segnale di uniformità delle federazioni. In Spagna hanno fatto qualcosa di differente, anche a me ora sembra un po’ troppo quello che sta succedendo. I giocatori per fare squadre forti prendono i Nazionali, ma poi gli arrivano 10 ore prima della partita. E’ troppo il carico che ci stanno dando per poter disputare al meglio il Campionato”.

Come sta Koulibaly dopo gli episodi di Firenze? Sta benissimo, quando lo incontro è bellissimo perché mi fa star meglio e anche il resto della squadra ha la stessa reazione. Trovo giusto che molte persone abbiano condannato quello che è successo, mi sono permesso di dirgli che siccome vogliamo dare seguito a questo sport a questa passione per il calcio, quando ci sono dei comportamenti del genere bisogna prendere un cellulare e fare una foto a queste persone. Così diventa più facile buttarli fuori dallo stadio e non averci più a che fare. Vogliamo diventare tutti altissimi e nerissimi come il vatusso Koulibaly“.

Dopo il furto dell’auto è cambiato il suo giudizio sulla città? “Per gioco sono andato a vedere cosa succede in Italia, cioè all’incirca 100mila auto l’anno, circa 300 al giorno in tuta Italia, perché si vuole fare una parentesi per Napoli? E’ una roba che non voglio proprio sentire…”.

Quando c’è nel suo Napoli della sua capacità visionaria di leggere le situazioni e quanto c’è della disponibilità dei ragazzi nel ricevere le indicazioni? La ringrazio di tirarmi dentro una qualità dei calciatori, ma il merito è tutto loro. Bisogna sottolineare una caratteristica fondamentale, cioè la qualità, bisogna sapere come giocare a calcio e sapere come toccare la palla. I miei giocatori sono fatti tutti di quella pasta li, chiedergli dei movimenti specifici diventa facile perché proprio perché hanno la qualità per farlo”.

15.15 – Dopo la sosta, il rumors attorno il contratto di Insigne e l’episodio del furto, cosa farà lei per avere sempre alta l’attenzione del Gruppo? Io penso che sia difficile trovare un segreto, io non ne ho, io voglio condividerei coi miei calciatori molte ore della mia giornata, voglio alzarmi presto al mattino pensando al mio lavoro”.

Mertens è un’alternativa ad Osimhen o può giocare alle sue spalle? “Sono supportato da quello che è successo a Firenze per rispondere: stavamo vincendo 2-1 e ho tolto Osimhen e Fabian Ruiz per inserire Mertens e Petagna, quindi ho fatto giocare Mertens dietro la punta nonostante stessimo vincendo. E’ un’idea di gioco, piuttosto che dare l’impressione di volermi difendere ho voluto far passare il messaggio di poterla gestire giocando anche in modo più offensivo”.

Fabian Ruiz quasi come regista a centrocampo nelle scorse partite, cosa gli manca e cosa ha per fare quel ruolo? Ghoulam alternativa sulla fascia per le prossime partite? A Fabian non manca nulla per quel ruolo, ho deciso io di fargli fare il regista vero e proprio perché è quello che tocca più palloni in una partita, è in mezzo a tutte le azioni di gioco. Secondo me è quello il suo ruolo, anche perché in realtà li sa fare tutti. E’ un giocatore tecnico, fisico e di qualità, per cui c’è da valutare solo dove queste qualità potrebbero perdersi. Se mette in campo tutte le doti che ha può aiutare a dare grande ordine alla squadra. Ghoulam sta molto meglio ed è molto vicino ad essere nelle condizioni di esprimere le sue qualità. Per quello che sono stati i suoi recenti passati non possiamo rischiare, c’è bisogno di un inserimento più graduale rispetto a quello di Mertens”.

15.23 – Termina la conferenza stampa!

Exit mobile version