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RILEGGI LIVE MN – Napoli-Cagliari, Spalletti: “Sentiamo l’affetto dei tifosi, domani col Cagliari dovremo dare il massimo! Anguissa? Abbiamo chiesto informazioni e tutti ci hanno confermato una cosa”

Dopo Udinese e Sampdoria, sarà il Cagliari dell’ex Walter Mazzarri il prossimo avversario sul cammino di Luciano Spalletti e i suoi ragazzi. Gli azzurri, unica squadra a punteggio pieno in Campionato, cercano conferme anche contro i sardi, squadra ostica e desiderosa di riscatto dopo un inizio di camponato tutt’altro che esaltante. Il tecnico del Napoli presenterà la sfida prevista per domani sera allo stadio Diego Armando Maradona in conferenza stampa a partire dalle 14.30; come di consueto, MondoNapoli.it vi accompagnerà con la diretta testuale della conferenza, per non perdere nemmeno una delle dichiarazioni del tecnico toscano dalla dalla sala conferenze del centro tecnico di Castel Volturno.

14.29 Tutto pronto presso la sala stampa del Konami Center di Castel Volturno, si attende solo il tecnico del Napoli per l’inizio della conferenza.

14.32 Comincia la conferenza stampa, al tecnico viene subito chiesto se si sta divertendo col suo nuovo Napoli. “Lo avevamo già detto, si sta bene ad essere il Napoli in questo momento, i calciatori stanno molto bene e sentono l’affetto della città e dei tifosi. Abbiamo la consapevolezza, avendo a che fare con calciatori maturi, che in momenti come questo si fanno tanti punti ma potranno arrivare momenti difficili. Non vogliamo nasconderci da nulla, sappiamo di lottare per il titolo ma voglio sottolineare che il condominio per lo Scudetto è composto da 7 squadre che partono tutte sullo stesso livello….“.

Il Napoli finisce sempre per essere associato al proprio allenatore, c’è stato il Napoli di Sarri e il Napoli di Gattuso, quanto questo qui è già il Napoli di Spalletti? “Mi fa piacere vedere il mio nome accostato a grandi nomi come quelli che sono stati citati, come Ancelotti e Benitez, grandi nomi hanno messo del proprio in questa rosa. Bisogna saper organizzare bene le cose e questo è un mio merito, ma soprattutto bisogna evidenziare le capacità dai calciatori che giocano in questa rosa”.

14.36 Che Cagliari si aspetta e cosa ne pensa di Walter Mazzarri? Io lo conosco bene, abitiamo a 1km di distanza, ci divide solo un ponte quindi è facile incontrarci nella nostra terra. Domani ci sarà una stretta di mano tra amici, mi aspetto un Cagliari organizzato perché lui ha grandi capacità. Con la Lazio hanno dimostrato che la squadra sa già Mazzarri cosa chiede ai suoi ragazzi, domani ci vorrà il massimo delle nostre potenzialità”.

I calcio sta cambiando, a partire dai cinque cambi che daranno la possibilità di fare maggior turnover.E’ una novità importante a cui sia io sia i calciatori dobbiamo essere pronti, soprattutto per il discorso della titolarità. Ora tutti si possono rendere conto che i titolari che fanno la differenza sono quelli che entrano dopo, ci sono titolari del primo tempo e titolari del secondo tempo. Dal mio punto di vista non si può già parlare di turnover, ci sono calciatori che devono ancora trovare la forma e la condizione ottimale, parleremo di turnover più avanti, quando le partite diventeranno tante e i dati ci aiuteranno a capire il momento dei nostri atleti”.

In millesimi, quanto il Napoli è favorito rispetto alle altre 6 squadre? Partiamo tutti allo stesso livello, a meno che non vogliamo dare maggiori pressioni a qualcun altro. Le 7 squadre hanno tutte caratteristiche simili, noi abbiamo avuto la fortuna che la società ha saputo riorganizzarsi senza cedere i calciatori più importanti, ma ci sono altre società sono riuscite addirittura a rinforzarsi e spendere tanti soldi, acquistando calciatori importantissimi”.

14.45 – C’è qualcosa che l’ha sorpresa all’interno della squadra e tra le risposte ricevute dai calciatori? In questa ‘sinfonia’ che questo momento è il Napoli ci sono state note stonate? La nota positiva è che chi ha talento di solito si accontenta di quello, è facile nel talento avere le attenzioni su di se, invece i nostri calciatori non si accontentano mai e oltre al talento vogliono metterci lavoro, fatica e sudore. Questa è una qualità importantissima, la ringrazio di avermi fatto la domanda perché questo è un complimento che voglio fare ai miei calciatori: sono loro che si stimolano a vicenda e si allenano sempre al massimo“.

Sul rientro di Mertens. “E’ voglioso di stare dentro questo gruppo, ha spinto tantissimo per esserci. Tramite il dottor Canonico abbiamo avuto dei contatti col medico che l’ha operato e rientrerà prima del previsto proprio perché lui vuole esserci”

14.50 – Tra le varie note positive ci sono i dieci marcatori diversi su quattordici realizzate, come c’è riuscito? “Io vi ringrazio dei complimenti, ma io ho 62 anni e ne ho vissute di situazioni come questa… I miei calciatori hanno grande talento e se continuano a giocare da squadra possiamo arrivare in alto. Quando vedo i giocatori abbracciarsi sono davvero contento perché si percepisce la compattezza dello spogliatoio e l’unione che c’è tra i ragazzi. E’ facile fare l’allenatore con calciatori che hanno queste qualità, abbiamo Koulibaly che si comporta sempre da leader, ogni volta fa vedere a tutti come si deve stare nella nostra squadra, fa vedere la sua forza e la sua capacità di dare una spinta a tutti anche con le parole. Poi abbiamo alle spalle una società forte, che quando tutti i nazionali erano in giro ha fatto tornare Ospina in tempo per giocare…”.

Quando è arrivato a Napoli la piazza e la stampa le chiedeva di far maturare la squadra dal punto di vista mentale, ha notato miglioramenti? Sì, la squadra è migliorata sotto questo punto di vista, io ho cercato di dare qualche stimolo in più sotto l’aspetto della personalità perché ci sono alcune caratteristiche che fanno parte del gioco e a volte tolgono qualcosa dalla testa del calciatore. Continuo a dire che non sono uno psicologo, fare il mental coach non è il lavoro dell’allenatore, la mente dei calciatori percepisce tanti segnali dall’ambiente, dalla società che c’è dietro, dalla mentalità con cui tutta la squadra scende in campo e si allenana, sono tutti indizi che i calciatori sanno comprendere da soli senza inculcargli in mente alcuna indicazione”.

Nelle ultime due partite il risultato ha dato segno di grande dominio rispetto alla sofferenza delle prime uscite, è cambiato qualcosa? Non è cambiato nulla, abbiamo fatto una buona partita a Leicester soprattutto nel secondo tempo, nell’ultima abbiamo avuto delle difficoltà nel primo tempo. Possono capitare occasioni che falliamo e subito dopo prendiamo goal, sono tutti spunti di miglioramento, dobbiamo farci trovare pronti alle situazioni che possono capitare in una partita e in un intera stagione. Ci sono momenti che verranno in futuro dove potremo essere in difficoltà, l’importante è lavorare sempre in maniera corretta e prevedere ciò che può venirci addosso, dobbiamo annusare il pericolo perché molto spesso non si vede…”.

Interditore, incursore, stoccatore, chi è lo stoccatore del Napoli? “Lo stoccatore è colui che fa goal anche da lontano, abbiamo Zielinski che quando fa partire il tiro piega le mani del portiere, Elmas tira da fuori ed è uno che fa goal, Fabian Ruiz è uno che fa goal e ce lo ha fatto vedere, così come sta cominciando a calciare Anguissa. Penso che abbiamo diversi uomini che possono fare centro dalla distanza, anche Demme ha queste caratteristiche, Lobotka ha caratteristiche diverse ma sotto l’aspetto dei tiri dalla distanza siamo apposto“.

15.06 – Rrahmani delle ultime gare ha fatto delle prestazioni di grandissimo livello, Manolas come ha reagito?Secondo me la reazione di Manolas la potete valutare anche voi, domenica ha giocato un tempo bene e ha fatto vedere di essere ben inserito nel contesto squadra, ha avuto un buon impatto sulla partita. Rrahmani è l’esempio di quel ragionamento dell’auto-alimentarsi, del diventare un gruppo ed una squadra forte. Quando hai un blocco squadra così è più facile arrivare lontani“.

Tutta l’Italia sopresa di Anguissa e del suo impatto sul nostro campionato, nella maturazione di Fabian Ruiz passa anche la presenza di questo nuovo acquisto? “Quando Giuntoli e Micheli mi hanno parlato di Anguissa io non lo conoscevo, loro un pochettino di più. Nel calcio inglese tanti giocatori hanno questa fisicità e queste caratteristiche, nel contesto italiano è più facile mettersi in evidenza perché ci sono pochi calciatori del genere, però per alzare il livello ci vogliono. Serve anche una buona capacità tecnica, inizialmente su questo avevamo dei dubbi e prima di prenderlo ci siamo informati. Tutti quelli con cui ci abbiamo parlato ci hanno garantito che tecnicamente col tempo è già migliorato tantissimo e che nel nostro calcio è destinato a crescere ancora. E’ anche una persona spledida, è un ragazzo da Gruppo Napoli, quando è arrivato sembrava un ritorno piuttosto che un nuovo acquisto, sembrava che fosse già stato qua in passato. E’ un ragazzo semplice che esegue quello che gli chiedi senza dover aggiungere nulla. Con lui traggono beneficio anche tutti i calciatori più tecnici, tra cui Fabian Ruiz”.

15.11 – Ci sono le condizioni per aprire un ciclo Spalletti a Napoli? Ghoulam è recuperato? E’ difficile fare un discorso ad ampio raggio, è l’addizione di come ci comportiamo giorno dopo giorno a fare la differenza. Dobbiamo cominciare bene e poi crescere perché alla crescita non c’è mai fine se uno fa le cose come deve. Chi si mette a disposizione ed esegue le idee dell’allenatore probabilmente si arriva anche ai risultati. Ghoulam vuole stare dentro, si sta impegnando per recuperare e se continua così la prossima partita sarà con noi. Mi pare non ci siano altri calciatori oltre lui e Lobotka, se non ci fosse stato spazio per altri con un Gruppo del genere mi sarei fatto da parte io…”.

15.14 – Termina qui la conferenza stampa di mister Spalletti.

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