CdS – Incontro Agnelli con ADL: tra le tante cose si è parlato anche di Milik

Aurelio De Laurentiis ed Andrea Agnelli si sono incontrati per parlare di diritti tv e non solo, come racconta Il Corriere dello Sport:

A pensar male… E volete che, tra una chiacchierata e l’altra di argomenti d’alta finanza, una deviazione su Milik, fosse anche per tentare di capirsi, non se la siano concessa! A pensar bene, non è il caso: perché quando nel gennaio scorso la Juventus ha cominciato a valutare l’identikit ideale di un centravanti, possibilmente da prendere a costo contenuto (meglio ancora se a parametro zero), Arkadiusz Milik è piombato nell’area di rigore della Vecchia Signora: c’era ancora Sarri in panchina, non c’era ancora Morata al fianco di Cristiano Ronaldo, però adesso il polacco sta sempre lì, a spasso, in cerca di estimatori, e deve fare anche in fretta per non negarsi la possibilità di disputare l’Europeo e dunque di perdere un appuntamento più unico che raro nella carriera di un giocatore.

GLI SCENARI. Per andare alla Juventus, Milik dovrebbe starsene ancora sei mesi in tribuna, correre incontro al vento di Castel Volturno negli allenamenti senza prospettiva a cui si sottopone e immaginare un’estate vuota, senza Lewandowski al fianco, senza sogni: un po’ troppo. E poi, tra Ronaldo, Morata e Dybala, e dimenticando tutto il resto dell’argenteria di Madame resterebbe – comunque – uno spazio assai ristretto nel quale muoversi. Però almeno Juventus e Napoli, Agnelli e De Laurentiis, seppur di striscio, nell’argomento si sono tuff ati, con discrezione. Ma intorno a quell’attaccante al quale il destino ha già tolto (almeno) due stagioni, quelle degli interventi ai legamenti, e un’altra starebbe per sottrargli, per scelta quantomeno sindacabile, qualcosa si muove, nelle intenzioni: c’è un mercato in Inghilterra che può spalancarsi – il Newcastle ed il West Ham più del Tottenham, che avendo Harry Kane lascerebbe un minutaggio impercettibile – e poi c’è comunque un’Italia che può spalancarsi. Però, maledizione, con le stesse restrizioni: la Roma, che non ha mai nascosto di avere il centravanti in simpatia e che gli avrebbe concesso l’eredità di Dzeko, se il bosniaco fosse andato alla Juventus, sarebbe sempre intenzionata in maniera da costruirsi un futuro; mentre chi ha bisogno di un attaccante con caratteristiche che appartengono proprio a Milik, è la Fiorentina.

PERÒ COSTA. Il Napoli non si è mai piegato alle pressioni dell’entourage dell’attaccante e la settimana scorsa, a sorpresa ma neanche tanto, c’è stato un nuovo incontro con David Pantak, il manager di questo centravanti che ormai non ha più voglia di aspettare e neanche di rischiare: insieme stanno cercando di allestire un mercato che possa consentire a Milik di trovare la squadra che gli riconosca la possibilità di rimettersi in gioco, per concedere al ct della Polonia motivi attendibili sulla sua eventuale convocazione. Ma non ci sono sconti, De Laurentiis non ne fa: ne ha già concessi, riducendo i venticinque milioni di giugno a diciotto. E ulteriori tagli non sono previsti all’ordine del giorno.

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