La Repubblica – Lozano da bidone a capocannoniere, la metamorfosi del messicano!

Fonte foto: SSC Napoli

Il noto quotidiano la Repubblica, ha fatto il punto sull’uomo copertina di questo Napoli, Hirving Lozano. Il messicano, con il suo ingresso in campo, ha stravolto l’esito della partita del Diego Armando Maradona, affermandosi così come la stella di questo Napoli targato Gennaro Gattuso.

Di seguito la disamina completa proposta dal quotidiano: “Messico e nuvole. Di polvere. Quelle che Hirving Lozano lascia sulla fascia destra quando accelera e brucia l’ avversario. Per qualsiasi delucidazione rivolgersi al difensore della Sampdoria, Tommaso Augello, sovrastato nello scatto in occasione del 2- 1 del Napoli poi finalizzato da Petagna. L’ azione è un concentrato puro del campione ritrovato dopo una prima stagione in cui delude le aspettative dei 42 milioni spesi per strapparlo al Psv Eindhoven. Il feeling non decolla e le voci di mercato lo accompagnano dopo neanche un anno in maglia azzurra. Troppo discontinuo, quasi avulso dal contesto di un gruppo che fatica con Ancelotti e poi risale la china con Gattuso. Lozano diventa quasi un oggetto misterioso e viene bollato con troppo anticipo come un ” bidone”. La realtà è diversa. E lo spiega proprio Gattuso che all’improvviso diventa il suo primo sponsor: «Lo conosco dai tempi in cui giocava in Olanda e ha sempre fatto la differenza » . Nel Napoli
non ci riesce all’ inizio. L’ impatto con l’ allenatore è difficile, come spesso capita nelle storie importanti, poi scocca la scintilla. Il condottiero azzurro arriva e lo striglia subito: vuole cattiveria e potenza fisica. Lozano è spaesato e proprio non ingrana. Il momento più basso è alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Juventus. Gattuso non apprezza alcuni movimenti in allenamento e lo manda sotto la doccia prima degli altri.

Sembra quasi l’inizio della fine, eppure è un nuovo inizio. Lozano viene convocato per la gara dell’ Olimpico e mostra qualche segnale di risveglio nel calcio del post lockdown ( i gol al Verona e al Genoa). Niente di trascendentale, ma in realtà prepara la sua rinascita. Il ritiro a Castel di Sangro è un balsamo rivitalizzante: è semplicemente un altro calciatore. Fisicamente è in condizione e lo dimostra sin dai primi giorni. Gattuso nota, approva e comincia a puntare forte su Lozano. «Me lo tengo e lo rilancio » , questo il concetto espresso durante i summit con De Laurentiis e Giuntoli in Abruzzo, quando si deve decidere il destino dell’ attaccante. Il sostituto di Callejon non serve: nella testa dell’ allenatore, toccherà proprio al Chucky. Crea la superiorità numerica, attacca la profondità, sa leggere bene anche il taglio di Mertens o Insigne e soprattutto segna. Lo fa come nessuno, al momento, nel Napoli. È già a quota sei gol in campionato, gli ultimi due consecutivi contro Crotone e Sampdoria appunto. Il suo ingresso ribalta il copione recitato dai suoi compagni di squadra nel primo tempo allo stadio Diego Armando Maradona: noioso e prevedibile tanto che la Samp pensa di approfittarne con la prodezza di Jankto firmata in bello stile con la collaborazione (involontaria) di Meret che abbozza soltanto l’ uscita e lascio spazio alla conclusione del centrocampista della Repubblica Ceca.

Gattuso non perde tempo: all’intervallo avverte Lozano. « Chucky tocca a te » . Resta a scaldarsi assieme a Petagna, l’ altra novità della ripresa. I cambi funzionano per il Napoli è la sesta rete dalla panchina – ma la differenza la fa soprattutto Lozano. Basta un’ azione a rendersene conto: ha un altro passo e Gattuso capisce di poter ribaltare il risultato sfruttando il talento del suo campione. Prima si mette in proprio con un colpo di testa, poi sfiora la doppietta con un palo clamoroso dopo l’ anticipo volante di Manolas e alla fine consente al Napoli di tirare un sospiro di sollievo: va in profondità e pennella per Petagna che deve soltanto spingere in rete completando così una rimonta fondamentale per le ambizioni di classifica. Sampdoria archiviata, all’orizzonte adesso c’ è l’ Inter nel big match di scena domenica sera a San Siro. Messico e ( altre) nuvole di polvere. Lozano non ha intenzione di fermarsi“.

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