Brutta prestazione del Napoli al San Paolo che perde sorprendentemente per 0-1 contro gli olandesi dell’AZ Alkmaar. Gli avversari, molto rimaneggiati per la positività di 8 calciatori al Covid-19, si sono rivelati una squadra molto ostica da affrontare e hanno segnato praticamente all’unico tiro in porta. Napoli, invece, inconsistente, con un possesso palla molto sterile che ha portato a sole due occasioni importanti nel corso dei 90 minuti. Di seguito, le nostre pagelle degli azzurri:
Meret 6: Incolpevole sulla rete avversaria, arrivata con una girata nell’area piccola di De Wit. Per il resto, non ha dovuto compiere nessun intervento ed è stato spettatore della partita.
Di Lorenzo 6: Uno dei pochi che ci prova. Nel primo tempo mette in apprensione il portiere avversario Bizot con un cross molto pericoloso e dà continuo supporto a Politano sulla fascia destra sovrapponendosi più volte.
Koulibaly 5: In una partita in cui gli avversari non superano quasi mai il centrocampo, uno del suo calibro non può permettersi di commettere un errore grave come quello della rete olandese. Il difensore senegalese non chiude in marcatura su De Wit al centro dell’area che segna il goal vittoria.
Maksimovic 5.5: Anche per lui vale più o meno lo stesso discorso fatto per Koulibaly. Mezzo voto in più perchè nel goal subito è leggermente meno colpevole, ma anche lui poco attento nell’occasione.
Hysaj 5.5: Partita senza infamia e senza lode. L’albanese non riconferma le ottime prestazioni che aveva fatto vedere nelle ultime partite di campionato, spinge poco e non aiuta quasi mai la squadra. (Dal 59′ Mario Rui 6: Non giocava da molto tempo, alle prese anche con un infortunio. Entra con buona personalità e con voglia di fare, molto presente nella metà campo avversaria da quando è entrato in campo, autore anche di un paio di ottimi cross, ma anche lui non incide particolarmente).
Ruiz 6: Forse l’unico che ha fatto vedere qualche buona giocata, soprattutto nel primo tempo. Poteva prendere anche mezzo voto in più, ma nel secondo tempo diventa un fantasma e sbaglia molto.
Lobotka 5: Inconsistente, lento e prevedibile. Nessuna giocata degno di nota del centrocampista slovacco tornato titolare dopo molto tempo che rallenta spesso il gioco e non conclude nulla di positivo (Dal 66′ Demme 5.5: Tocca più palloni di Lobotka, ma anche lui rallenta molto il gioco e non tenta mai la giocata difficile).
Politano 6: L’unico a tentare il tiro a più riprese, soprattutto da fuori area. Nessuno di questi veramente pericoloso, ma va premiato l’impegno e la voglia, anche se ha fatto un passo indietro rispetto alla partita contro l’Atalanta. (Dall’83’ Bakayoko S.V. Gioca poco e non ha il tempo per incidere).
Mertens 5: Brutta partita del folletto belga. Si fa vedere molto poco e questo lo porta a toccare pochissimi palloni, molto avulso dal gioco. Si divora un goal verso la fine del primo tempo che avrebbe potuto sbloccare la partita e cambiare l’andamento della gara.
Lozano 5.5: Un passo indietro notevole per il messicano rispetto alle prime uscite stagionali in Serie A. Non salta quasi mai l’uomo e non crea nulla di pericoloso. Prestazione sotto tono per lui questa sera. (Dal 59′ Insigne 6: Anche lui crea molto poco, ma ha tutte le giustificazioni del mondo, essendo tornato ora da un infortunio di 3 settimane. Solita gran palla del capitano azzurro per l’inserimento di Di Lorenzo, che però non riesce a segnare).
Osimhen 5.5: Solita partita di movimento del nigeriano, molto generoso e voglioso. Si divora una rete che una prima punta deve fare, appoggiando tra le mani di Bizot un cross perfetto di Mario Rui. (Dal 66′ Petagna 5.5: Praticamente un fantasma. Non tocca un pallone e piuttosto che cambiare la partita in positivo forse fa anche peggio di Osimhen. Invisibile).
Gattuso 5: Un Napoli inconcludente quello messo in campo dal mister calabrese. Molto possesso palla, ma pochissimi tiri verso la porta della squadra azzurra, che si fa trovare impreparata sull’unica azione degli olandesi. Cambi discutibili, soprattutto quello di Bakayoko per Politano, che fino a quel momento era l’unico che stava mettendo in leggera apprensione la difesa avversaria.
