RILEGGI LIVE – Santacroce a Mn Live: “Cavani una volta stupì tutti in allenamento. Del Piero mi ha insegnato la cattiveria agonistica: gli aneddoti”

In diretta con noi a MondoNapoli Live abbiamo avuto come ospite l’ex difensore azzurro Fabiano Santacroce. E’ possibile rivedere la sua intervista al seguente link: https://www.facebook.com/watch/?v=801893943899444

Di seguito la dirette testuale:

L’attaccante ideale per la tua sqaudra?

Sicuramente Cavani. Non ha grandissimi doti tecniche nel dribbling però ti va centomila volte in profondità quindi al livello fisico prima o poi cedi. Vi racconto un aneddoto. C’era un test fisico molto duro con pochissimi recuperi, tutti ci siamo fermati a metà-campo, Edi invece finì il giro di campo restando 20 minuti a correre ci continuo a velocità pazzesca. Creò uno stupore incredibile. Nessuna squadra europea ha avuto giocatori capaci di finire quel test“:

Cosa pensi del caso Milik?

Sicuramente credo debba andare via. E’ un giocatore che a me non è mai piaciuto perché l’ho sempre vista come una punta brutta che non fa gol. Non aveva grandi capacità di palleggio. Non era bello da vedere però faceva gol quindi brutto ma efficace. Servono giocatori così ma non è la tipologia di giocatore che a me piace“.

In quale Napoli ti rivedi?

“Nel mio. Eravamo una squadra folle capace di vincere con la prima e perdere con l’ultima. Era una cosa troppo bella e non la cambierei come squadra”.

QUale modulo vedo per il Napoli?

Giocherei con il 4-2-3-1. Credo che Bakayoko sia un giocatore di peso ed un ottimo acquisto

Possono nascere paura dagli infortuni?

“Assolutamente sì e quelle ti fanno venire nuovi infortuni. Ricordo che una volta ripresi con Mazzarri prima del dovuto e mi ruppi subito l’altro ginocchio, credo fu per paura. Creai scompensi nell’altro ginocchio quindi credo che la testa in questi casi sia una delle cose che vada più allenata“.

Cosa penso di Zielinski?

Secondo me nel campionato inglese o spagnolo può diventare tra i centrocampisti più forti al mondo. Fa spesso cose non normali, anche Marek mi ha detto che è un fenomeno quindi è ovvio abbia delle capacità importanti. Dispiace che il campionato italiano, essendo molto chiuso e tattico, non gli permetta di esplodere al massimo“.

Cosa può aver frenato la mia carriera?

Gli infortuni hanno pesato. Mi sono rotto le ginocchia 5 volte in tre anni. Soprattutto il primo mi ha cambiato e fermato molto. Certo è stato un peccato ma sono comunque felice e contento perché vedo di aver lasciato bei ricordi“.

Hai vissuto tre allenatori: Reja, Donadoni e Mazzarri. Con chi ti sei trovato meglio e con chi peggio?

“Parto col dire che fare gli allenatori è da perdere la testa. Devi pensare alle tattiche, a tutti i giocatori che hai ma ne hai solo 11 più la stampa, la società e compagnia bella. Con Donadoni sono stato molto bene poiché non giocavo, ma è una cosa ovvia”.

Tra i tanti compagni di squadra del Napoli, quale ti ha impressionato di più?

“Sicuramente il Pocho mi ha impressionato più di tutti. Mi sento ancora con lui, ricordo che era di un livello altissimo. Credo non sia mai riuscito a dimostrarlo tanto, in allenamento faceva dei gol incredibili. Era tecnico, in partita poi ovviamente doveva correre per tutti. Zalayeta anche era un campione. Ho provato per un anno e mezzo ad anticiparlo e non ci riuscivo quasi mai. Era molto forte tecnicamente e tatticamente, aveva gli occhi dietro la testa”.

Ti rivedi nel calcio moderno?

“Vi racconto un aneddoto. Quando ero al Brescia giocai contro la Juventus e dovevo marcare Del Piero. Giocai tutta la partita cercando di non infortunarlo e di rispettarlo però poi successo che ad uno scambio con Nedved o Camoranesi mi fece un contro-movimento dandomi una gomitata allo stomaco e facendomi fermare affinché potesse liberarsi. Lì ho capito che per arrivare a certi livelli serve anche quella cattiveria agonistica in più. In area poi ci si mena sempre, da lì ho imparato…”

Hai parlato bene di Koulibaly. Dopo tanti voci di mercato, è rimasto, pensi sia stata una scelta giusta la sua permanenza?

“Credo sia un grandissimo difensore che però ha risentito dell’assenza di Albiol. Penso che sia un difensore con grandissimo potenziale che però ancora deve portare a termine il proprio processo di maturazione”.

Cosa pensi del rinvio Juventus-Napoli?

“Io credo che tutti vogliono giocare partite come questa contro squadre abituate a vincere lo Scudetto da anni come la Juventus. Ovviamente in questo momento siamo in una situazione poco normale, credo non sia stato sbagliata rinviarla e spero si possa rigiocare. Preferirei sicuramente il rinvio, per me era da rinviare a priori dopo la partita con il Genoa considerando la grande quantità di positivi tra i liguri

Un giocatore che oggi ti assomiglia

“L’aggressività di Izzo è qualcosa in cui mi rivedo anche se il calcio è cambiato. Nel Napoli credo che un difensore straordinario sia Koulibaly“.

I giocatori che più ti hanno infastidito?

“Ne ho marcati tanti anche di squadre minori. Bojinov, Chevanton, Ronaldinho. Ma un calciatore che su 10 cross, 8 volte era libero era Hernan Crespo. Un attaccante incredibile”

Come hai vissuto gli anni a Napoli?

“Anni molto importanti. C’è stata una crescita continua per cui dal lottare alla salvezza siamo passati a lottare per l’Europa. Ricordo molto volentieri quegli anni”.

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