Intervista fiume quella di Aurelio De Laurentiis al Corriere dello Sport. Il patron come solito non le ha mandate a dire ed è stato un fiume in piena.
In primis è tornato su Maurizio Sarri: “Sarri è stato un traditore. Ha tradito me e il Napoli, ci ha lasciato usando una scusa volgare, cioè quella dei soldi. Io l’ho voluto qui, l’ho lanciato come tecnico e l’ho sempre protetto, lui mi ha ripagato scegliendo di andare via. Infine, il tradimento è stato completato quando dopo un solo anno è tornato in Italia, ma stavolta alla Juventus”.
Poi incalzato dal giornalista ha parlato del suo attuale tecnico Gennaro Gattuso: “Gattuso è compatibile con la realtà napoletana? Io lo avevo conosciuto e contattato anni fa insieme a Totti per fare un film. Poi lo incontrai al compleanno di Ancelotti. Me lo aspettavo diverso, è un grande conversatore. È un guerriero come me, questo mi piace tanto”. Poi si è pronunciato sul futuro del tecnico e su come lo ha corteggiato: “La squadra aveva smarrito la strada del 4-3-3 e gli ho detto di ritornare a quella idea di gioco. Nel giorno del ritiro/non ritiro gli feci una chiamara e gli dissi Rino non fare nessun passo: se ti chiama qualcuno rifiuta. Gli ho fatto firmare un contratto per un anno e mezzo. C’era una data per entrambi per scappare l’uno dall’altro ma ovviamente non l’abbiamo utilizzata. Se procede facendo bene in Coppa Italia ed ain Champions. Recupera qualche posizione in Campionato, lo aspetto a Capri e possiamo parlare di un prolungamento anche per 3/4 stagioni”.
Su Ancelotti: “Carlo mi ricordava mio padre, scelsi la sua serenità e tranquillità. Mio padre era un filosofo, un po’ come lui. Non so se la scelta di portarlo a Napoli fu giusta. Avrei potuto non confermarlo alla fine del primo anno esercitando la clausola, ma sbagliai una seconda volta”.
Adesso però non possiamo saltare l’altro argomento caldo i rinnovi di Mertens e Callejon: ““Mertens? Uno sfaccim. Quando decide di fermarsi gli voglio trovare un posto in società. Ci siamo visti 6 mesi fa a colazione: mi sono trovato un cazzuto molto speciale. Rinnovare un 33enne non è nelle nostre attitudini ma con lui ci ho messo poco. Callejon? A settembre gli ho comunicato le nostre intenzioni. Gli avrei ritoccato l’ingaggio di circa 100/200 mila euro. L’offerta è lì ma il suo manager non ci ha fatto sapere più nulla”.
Invece ci sono due pezzi pregiati che potrebbero salutare, Koulibaly e Fabian: ““Fabian ha un contratto per altri 3 anni e Koulibaly per altri due. Dove sta il problema? Se decidessero si andarsene per loro volere e le offerte sono di 60 miliono io neanche le ascolto. A 100 milioni ci penso. Io sono uno solido se avessi voluto vincere lo scudetto a tutti i costi mi sarei trovato con 300/400 milioni di euro di debiti. Io non devo un cazzo a nessuno“.
In merito ad una riforma calcistica: “Gravina è un uomo coraggioso, acculturato e responsabile, è in grado di avviare una riforma nel mondo del calcio. La C deve diventare semipro come la D, si perdono milioni che terminano nella spazzatura. La serie The Last Dance ci ha mostrato come la Nba produce spettacolo e ricchezza. Perché non istituire una serie Élite del calcio con massimo dieci, dodici squadre? Senza promozioni e retroxessioni, per dare potenza e sviluppo alle partecipanti. Calendario più snello, partite più interessanti. La Lega sta in piedi grazie a 7 società, le altre però condizionano tutto”.
Infine una battuta sulla possibile cessione societaria: “Vendere il Napoli? Mai. Ho ricevuto offerte da 700 ed 800 milioni di euro ma ho sempre detto di no. L’ultimo si è palesato l’altro ieri ma non mi ha parlato di cifre. Napoli per me sono 16 anni di vita. Nel 2004 ho prodotto il mio ultimo film americano. Non fu un successo ma guadagnai 90 milioni di dollari. Se avessi continuato ora avrei 2/3 billioni di dollari oggi ma ho messo il calcio avanti a tutto”.