DAZN – Borghi sul mercato del Napoli: “5/6 situazioni in bilico da risolvere! Ok i nuovi innesti ma vanno fatte queste riflessioni…”

Intervenuto attraverso il suo canale ufficiale Youtube per rispondere alle domande dei tifosi in diretta, il giornalista e telecronista DAZN Stefano Borghi ha rivelato qualche indiscrezione sul mercato del Napoli, che di seguito vi riportiamo:

“Parliamo del Napoli, una stagione assurda quella degli azzurri. Campionato buttato via ma riscontri importanti dalle Coppe. Ricominciare con Gattuso dopo Ancelotti vuol dire rinnovamento ma non ridimensionamento. Ringhio è un allenatore coraggioso e preparato: non sempre per restare eterni bisogna vincere, il Napoli di Sarri è stata la cosa più bella degli ultimi anni nel calcio italiano. Gattuso s’è preparato con le sue idee, dopo un inizio difficile, ha avuto l’umiltà e la credibilità di calarsi nel contesto e fare un passo indietro anche nel gioco abbassando la linea con un vestito più da provinciale, ottenendo risultati e riacceso la fiamma. Non si poteva fare di meglio.

Progetto? Bisognerà capire il materiale che avrà a disposizione, sono troppe le situazioni in bilico: Koulibaly è tra i migliori al mondo nonostante la brutta annata, Allan il più dinamico e insostituibile, Fabian il più qualitativo che il club vuole blindare, Callejon che è stato un simbolo, Mertens il più grande realizzatore della squadra e poi c’è al la situazione di Milik, che ha avuto ancora problemi fisici ma quando è stato bene s’è vista la sua importanza. La partenza di qualcuno di questi implica idee forti per sostuituirli oltre che grosse offerte per monetizzare.

Poi ci sono 5 buoni giocatori che sono arrivati: Demme e Lobotka sono funzionali al calcio di Gattuso mentre Politano è un esterno affidabile per l’Italia con la sua elettricità, Petagna è ancora un giovane con margini di miglioramento, Rrahmani l’ho presentato dall’estate con ottime referenze, ma nessuno di questi citati è paragonabile ai nomi in bilico.

Infine in porta, dove Gattuso dovrà delineare le gerarchie una volta per tutte. Il tecnico ha più fiducia in Ospina, un profilo internazionale, mentre Meret è visto come un giovane che deve migliorare ma non può essere un’alternativa molto valida”.

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