Due variabili da centellinare bene

    Diego Demme e Stanislav Lobotka hanno colmato dopo un anno e mezzo il buco in mediana formatosi con la cessione di Jorginho, i due registi, voluti fortemente da Gattuso per il suo 4-3-3, hanno avuto grande impatto nelle prime uscite in maglia azzurra.

    Calciatori oggettivamente diversi, ma già determinanti, l’ex capitano del Lipsia rappresenta in pieno quell’equilibratore di cui questo team tanto necessitava: quantità, velocità e sapienza tattica.

    Lo slovacco interpreta la gara invece in maniera diversa, più pulita, giocando a due tocchi e facendo girare la palla velocemente, in tal senso le statistiche relative alla partita giocata al Ferraris possono risultare più chiare: 44 tocchi, 35 passaggi (100% completati), il tutto condito da una discreta dinamicità, con 7,9 km/h l’ex Celta è risultato infatti il più veloce tra gli azzurri.

    Alternative importanti quindi, che il tecnico del Napoli dovrà essere bravo a centellinare in funzione dell’avversario o delle fasi di gioco (come successo a Genova con la Sampdoria).

    L’era dei “tuttocampisti e calcio liquido” sembra ormai già un ricordo.

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