«Mio padre è italiano, tifa per il Napoli e ovviamente Diego Armando Maradona era il suo idolo, quindi ha scelto di chiamarmi con il suo nome. Sono stato in vacanza a Napoli, la città mi piace e loro giocano bene». Queste parole Diego Demme le pronunciò poco meno di due anni fa, alla vigilia di Napoli-Lipsia, gara che sentenziò l’ addio degli azzurri alla Europa League nel 2018 per una corsa disperata allo scudetto, infranta da infinite e irrisolte polemiche in un pomeriggio fiorentino. Calabrese di origine, inoltre, Demme ha dichiarato in altre interviste: «Sono un grande fan di Rino Gattuso. Mi piaceva il suo essere aggressivo, il suo desiderio di dare sempre tutto per la squadra. Mi sento molto simile a lui nel mio stile: metto tutto me stesso, nei contrasti, la mia fisicità e anche la capacità di giocare la palla». Chissà se l’ attuale allenatore azzurro ha letto queste parole prima di dare il suo ok alla trattativa: perché il Napoli potrebbe avere nei prossimi giorni questo nuovo Diego, che certamente non è un numero 10, che può esser un 5 davanti la difesa, che stringe il campo agli avversari, che prova a chiudere i corridoi centrali e a pulire l’ uscita palla così come vuole Gattuso.
Cristiano Giuntoli, ds azzurro, ha già imbastito la trattativa: Demme non esclude Lobotka, il Napoli ha bisogno di due play, vista anche la possibile uscita di Gaetano (Cosenza e Cremonese sono fortemente interessate). Demme è gestito da Ramadani, uno che nel Napoli pesa tanto: Koulibaly e Maksimovic sono suoi assistiti. Il sì di Demme. classe 91, è già arrivato, nonostante il Lipsia stia lottando per vincere il campionato, l’ idea di Napoli e dell’ Italia è molto attraente. Demme è quel profilo più esperto da affiancare a Lobotka, ma anche per mettere pressione al Celta che tergiversa. Pronto un accordo di quattro anni (con opzione per il quinto) sempre attorno ai due milioni di euro. La trattativa è stata considerata come prioritaria dal Napoli ed è per questo motivo che si sta lavorando ai fianchi del Lipsia, club che non ha certo bisogno di liquidità. I tedeschi, però, sono abituati a vendere, i rapporti tra i due club sono positivi e un offerta tra i 18 ed i 20 milioni potrebbe far vacillare il Lipsia. Filtra, da ambienti vicini al calciatore, anche un certo ottimismo. Nelle prossime ore, ci saranno nuovi contatti tra le parti per capire se l’ affare può decollare definitivamente.
Fonte: Il Mattino