Gennaro Gattuso, nuovo allenatore del Napoli, si è presentato ai microfoni della stampa, nel suo primo giorno in azzurro:
“Ho detto si al Napoli perchè negli ultimi dieci anni è protagonista in Italia e in Europa. Anche se non sta passando un momento facile, resta una grande squadra. La prima volta ci siamo visti domenica, negli uffici della Filmauro. Ancelotti? Ci siamo sentiti stamattina. Sono stati due giorni non facili, ma Carlo per me è stato un papà calcisticamente. Abbiamo vinto tanto insieme e nei momenti di difficoltà ho sempre chiamato lui. Anche oggi ho avuta la conferma della persona gentile che è. Non fate paragoni, che lui ha vinto tutto, invece io sono giovane e devo dimostrare tanto. Obiettivo stagionale? Questa squadra non può stare fuori dall’Europa, dobbiamo centrare l’obiettivo”.
Sull’eredità lasciata da Ancelotti, come si riparte? “Lavorare a testa bassa e cercare di vincere le partite per recuperare. Quando si parla di una squadra, non si può parlare solo di quello che può dare la squadra, ma va di pari passo”.
Sui tifosi: “La frattura si ricompone con i risultati e con l’attaccamento alla maglia. Anche il buon gioco può essere la strada giusta”.
Sul contratto: “Chi fa questo mestiere è legato ai risultati, non conta le formule dei contratti. Pure se mi offriva sei mesi, andava bene uguale, perchè è una grande opportunità e per il gioco che faccio, molti giocatori sono ideali. 4-3-3? Vediamo non voglio dare vantaggi, perchè giochiamo tra pochi giorni. Lo staff? Manca qualcuno, molti li ho portati con me, altri li ho lasciati a casa”.
Ibra? “Oggi parlo dei giocatori che alleno, non parlo di giocatori non presenti nella rosa del Napoli”.
“Ancelotti ho scelto di sentirlo questa mattina, perchè non mi sembrava il caso vista la partita di ieri. Quando le cose non vanno, si cercano gli alibi. Ora dobbiamo pensare a cosa non ha funzionato in campionato e dobbiamo trovare il sistema di migliorare”.
“Crea imbarazzo vedere il Napoli settimo. La squadra è consapevole e quindi l’obiettivo è arrivare in Champions, perchè ha delle qualità, per farlo”.
“Ancelotti è stato disponibile e abbiamo parlato, ma non vi dirò di cosa. La squadra? Non si aspettavano nemmeno loro questa situazione, ho visto persone con voglia di rivalsa. Sono arrivato da poco, non posso dirti per certo nulla, ma ho avuto buone sensazioni. Ho fatto i complimenti al Presidente per l’organizzazione”.
“Amo il mare, ma adesso mi sono messo in un grande mare, devo stare attento. Chi mi conosce sa, però, che non ho paura di nulla. Sono consapevole di poter lavorare con grandi professionisti e consapevole di portare tutta la mia professionalità. Ho rifiutato tanto, perchà non mi piacevano le squadre che mi hanno offerto, ma qui ho accettato perchè mi piace. Ora tocca a me fare risultati. Sul regista? Va bene quello che ho. Oggi alleno quello che ho a disposizione, e vi dico che non parlerò di mercato, perchè la reputo una mancanza di rispetto ai miei calciatori. Chiedete a Giuntoli e De Laurentiis”.
“Voi seguite la squadra, ma la percezione all’estero del Napoli è più importante all’estero, rispetto a quello che pensate voi. C’è qualcosa che non funziona, ma valuterò da solo, senza suggerimenti esterni. Oggi le questioni personali non contano, ma bisogna pedalare, per fare risultato”.
“Ho già un’idea su chi giocherà, ma dovrò fare molte altre valutazioni. Affrontiamo una squadra che stà facendo bene e dobbiamo fare attenzione”.
Su Insigne: “Punterò su tutti, anche su di lui. devo trasmettere fiducia a tutti, anche a lui che è il capitano. Ho il dovere di recuperare tutti”.
“Ci sarà qualche cambiamento. Ti dico che non mi piace giocare con due linee da quattro. Nessun test, prepareremo direttamente sulla partita”.
Conclude la conferenza, parlando dei tifosi: “Dobbiamo essere bravi noi. E’ responsabilità nostra far tornare l’entusiasmo nel pubblico”. Per gli ottavi di Champions: “Se ne parla a febbraio, ora ho altri problemi”.
