Home Copertina Ancelotti: “Ho visto una reazione, ecco perchè ho cambiato Insigne. Sulle dimissioni…”

Ancelotti: “Ho visto una reazione, ecco perchè ho cambiato Insigne. Sulle dimissioni…”

Nemmeno oggi il Napoli è riuscito a portare a casa i 3 punti (ora sono nove le partite senza vittoria tra campionato e Champions), nemmeno oggi è arrivata una prestazione convincente da parte degli azzurri: Udinese-Napoli finisce 1-1. La panchina di Carlo Ancelotti adesso sembra in bilico più che mai; forse solo una vittoria condita da una prestazione dignitosa contro il Genk martedì, che significherebbe passaggio agli ottavi di Champions, potrebbe riscattare (almeno in parte) quella che si sta delineando come una delle stagioni più fallimentari dell’era De Laurentiis. Queste le parole del tecnico al termine del match su Sky Sport:

Dopo un primo tempo scialbo c’è stato un accenno di reazione da parte dei suoi nella seconda metà di gara. “Si, nel secondo tempo abbiamo cambiato atteggiamento e siamo stati più sciolti nella manovra, sicuramente può rappresentare un segnale positivo, mentre i primi 45′ sono da dimenticare, ho visto una squadra lenta ed involuta. Voglio essere ottimista e pensare che questa squadra abbia la voglia e i mezzi per uscire da questo momento complicato, serve una scintilla. Adesso testa a martedì, serviranno tutte le nostre forze per passare il turno”.

Cosa ha detto alla sua squadra negli spogliatoi all’intervallo? “Dovevamo trovare un modo per eliminare l’atteggiamento di apatia e passività che si era visto fino a quel momento, ci mancavano le idee. Dopo c’è stata una svolta mentale che ha anche permesso ai terzini di spingere di più”.

Si sente ancora coinvolto in questo progetto? “Azzarderei a dire che mi sento più coinvolto adesso di quanto non lo fossi prima, quando le cose andavano bene. Si sa, nel calcio quando tutto va bene è merito dei giocatori, quando la squadra non gira è colpa dell’allenatore. Quello che conta adesso è cercare di tirare fuori il meglio da questi ragazzi”.

Colpo dal mercato? “Per adesso non penso al mercato, abbiamo ancora diverse partite importanti da affrontare, su tutte quella di martedì, che rappresenterà un crocevia importante per la stagione: non dobbiamo fare scherzi. Servirà la faccia che ha contraddistinto il nostro cammino europeo fino ad adesso, sicuramente non quella del campionato”.

Poca convinzione? “In questo momento la preoccupazione sta prendendo il sopravvento sulla costruzione di gioco, ma soprattutto sulla lucidità e sul coraggio. Bisogna ripartire dalla prestazione del secondo tempo. Abbiamo preso un goal ridicolo, nonostante la squadra abbia preparato bene la partita a livello difensivo. La poca convinzione si è vista, ad esempio, nei momenti in cui quando si recuperava palla, invece di andare in avanti si giocava all’indietro”.

Polveriera nello spogliatoio? “Ultimamente sto sentendo un sacco di sciocchezze, sento parlare di squadra spaccata, problemi con allenatore e società, allenamenti blandi. Di polveriera non c’è proprio niente, si tratta di un momento negativo generale, da cui stiamo cercando di uscire passo dopo passo“.

Cambio di Insigne? “Non stava facendo bene, come non stavano facendo bene tanti altri. Ho cercato di cambiare l’assetto della squadra spostando sulla sinistra Lozano. Insigne, in qualità di capitano, si sente responsabile in prima persona di questa situazione, ma i suoi problemi non sono diversi da quelli degli altri. Serve più tranquillità”.

Contatti tra Gattuso e il Napoli? “Fa parte del gioco (ride, ndr). Tra l’altro Rino è come un fratello per me. Io tendo a fidarmi di quello che mi viene detto dal presidente, il quale ha più volte ribadito la fiducia che ha in me”.

Dimissioni? “No, non ci ho mai pensato, come ho già detto in questo momento mi sento coinvolto più che mai per la causa del Napoli. Le cose peggio sono andate e meglio andranno”.

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