Cagliari corsaro a Fuorigrotta, roba da non credersi soprattutto alla luce d’ un secondo tempo giocato ad una sola porta, quella isolana, letteralmente schermata da un imperforabile scudo protettivo. Tutti impietriti in tribuna, a partire dal fatidico minuto 87, da quel Castro capace di estrarre il famoso coniglio dal cilindro. Otto minuti (compresi i 5 di recupero) vissuti a bocca spalancata, come se fosse improvvisamente atterrata una nave aliena sul prato del San Paolo. Immagine da reset tare quanto prima, che fa di sicuro il paio con l’ improvvida deviazione di Koulibaly all’ ultimo minuto di Juve-Napoli.
OUT KALIDOU. Proprio lui non potrà esserci dopodomani coi lombardi alle 12.30, anche stavolta i minuti finali – così come a Torino – gli hanno detto male (espulso per proteste). E dunque si potrebbe ripartire (di nuovo) al San Paolo con la coppia di centrali difensivi formata da Manolas e Luperto, restando in forse l’ acciaccato Maksimovic (trauma contusivo alla coscia sinistra) per lo scontro di gioco con Simeone. Ancora turn over corposo in vista del Brescia, se poi ai due andranno ad aggiungersi sulle corsie i più riposati Malcuit e Ghoulam, mentre per la linea a quattro del centrocampo di un probabile 4-4-2, potrebbero candidarsi (da destra a sini stra) Callejon, Elmas, Fabian Ruiz e Younes. Nel qual caso riposerebbero Insigne ed Allan.
AVANZANO LE TORRI. Infine l’ attacco, per il quale la scelta stavolta potrebbe ricadere sull’ artiglieria “pesante”, con Milik e Llorente a far coppia: una soluzione però ancora tutta da verificare alla luce dei prossimi due allenamenti. Oggi training mattutino come ieri: il gruppo è stato diviso in due, con quelli che hanno giocato mercoledì impegnati nel lavoro di scarico. Attivazione e possesso palla invece per gli altri sul campo 3, terapie per Maksimovic, continua l’ indisponibilità per Tonelli.
Fonte: Corriere dello Sport
