«Una squadra con più qualità» disse Ancelotti. Ora tocca a lui…

Il mercato del Napoli è secondo solo a quello del primo anno di Benitez. Forse non sarà abbastanza per vincere, ma economicamente è stato fatto il massimo: il Napoli si conferma una squadra di vertice. Riscattato Ospina. Albiol è stato sostituito dal migliore sulla piazza: Manolas. A destra è entrato Di Lorenzo, un terzino funzionale, italiano (necessario per le liste) e pronto al grande salto.

Si poteva fare qualcosa in più a centrocampo in termini di esperienza: Elmas e Gaetano (dalla Primavera) hanno bisogno di tempo ma godono entrambi di un futuro brillante. In attacco è arrivato Lozano, pupillo di Ancelotti ed erede degli “anziani” del Napoli: un colpo necessario. Pépé dato più vicino di quanto lo fosse realmente. Per Icardi è stato fatto tutto, ma lui ha fatto tutto per non accettare. Alla fine arriva Llorente: il migliore per preservare un attaccante forte come Milik.

E James? Il Real non ha accettato le condizioni del Napoli (le uniche possibili) e gli azzurri l’hanno mollato: giusto così. Ancelotti e AdL d’accordo sul prestito. Se il mercato in entrata è stato ottimo, quello in uscita è stato eccellente. Il Napoli si è autofinanziato con le cessioni (a peso d’oro) degli esuberi. Giuntoli promosso a pieni voti. Ancelotti ha ottenuto la sua richiesta: una squadra con più qualità. Adesso tocca a lui.

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