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    Manolas-Napoli, affare in chiusura: le ultime

    Non è finita neanche quando sembra sia finita per davvero: altrimenti, che mercato sarebbe, se non vi lasciasse un pizzico di ansia e vi sistemasse dentro anche un po’ di pathos? C’ è sempre un complicato intrigo dal quale fuggire, e non sempre è una questione di saldi, anche se spesso dipende proprio da quelli: ma adesso no, c’ è (pure) dell’ altro, proprio mentre il cronometro corre velocemente, va incontro alla deadline del 30 giugno, e non se ne può più neanche dei granelli di sabbia che scivolano nella clessidra. Si tratta, si chiacchiera, si insegue una via che possa star bene a chiunque, alla Roma e al Napoli, ma anche a Manolas che ha già avuto modo di veder casa, ora con la tecnologia si fanno cose che noi umani, e gli è piaciuta la zona (Posillipo), il panorama e anche tutto ciò che può servire per star bene: verrà di persona, ovvio, c’ è chi dice che potrebbe accadere oggi o semmai domani, ma la prudenza in queste vicende così tortuose va sfruttata e comunque le voci del popolo, di una parte, si sa….

    LO SCATTO. Tecnicamente, non è finita: quelli del calcio ritengono ufficiale l’ affare solo quando l’ ultimo degli adempimenti viene assecondato, ma sono a buon punto, persino ottimo, ed hanno fatto passi talmente giganteschi da lasciar fi ltrare l’ ottimismo che non t’ aspetti. Tra Manolas e il Napoli non c’ è più altro da aggiungere, hanno approntato i contratti, li hanno redatti secondo il rigore di De Laurenti

    DIFFERENZE. Entro il 30 giugno, pensate ormai quanto poco tempo ci sia, la Roma deve sistemare il proprio bilancio: si chiama fair play finanziario, si sa, e non consente di aprire a sconti. I trentasei milioni della clauso is, quinquennale che ora ondeggia poco sopra i quattro milioni di euro; manca l’ adesione della Roma e per questo hanno ricominciato e magari, chissà, la notte potrà essere servita. Diawara o Hysaj potrebbero essere affari discussi in un secondo tempo la sono attesi a braccia aperte e non esiste la possibilità di ridimensionare le proprie pretese, anche se non mancano gli argomenti per allargare questa trattativa e farci entrare altri calciatori: Diawara, ad esempio, che il Napoli inserirebbe come contropartita tecnica, in maniera tale da potersi poi anche allungare su Veretout, che piace anche a Fonseca, anche a Giampaolo, piace a tutti; e Hysaj, che comunque attende un segnale dall’ Atletico Madrid e non diventa “negoziabile” all’ istante. Poi ci sarebbe Mertens, è quella la tentazione a Trigoria, ma il Napoli l’ ha lasciata evaporare: non si tocca, e fa niente che sa in scadenza di contratto, tanto la stagione è lunga e se ne riparlerà.

    OPZIONE. C’ è una traversa laterale, che aprirebbe ad una possibilità: rispettare la volontà della Roma, e il patto della clausola, dunque i trentasei milioni di euro, e procedere poi con un affare differito nel tempo, che riguarderebbe Diawara, o anche Hysaj, e che dunque fungerebbe da ammortizzatore d’ una spesa ritenuta eccessiva da De Laurentiis.

    MANOLAS ASPETTA. L’ unico che ormai nient’ altro da aggiungere è Kostas Manolas, ch’ è stato chiarissimo con la Roma, in epoca (persino) non sospetta ed ha avvertito: voleva nuove motivazioni e gliele ha offerte immediatamente il Napoli, che in quel ruolo, ad un certo punto, ha scoperto di essere scoperto, dopo l’ addio di Albiol. C’ è voluto un attimo per andare a scovare l’ erede e sull’ asse De Laurentiis-Ancelotti-Giuntoli è comparso un gigante greco, da sistemare proprio al fianco di Koulibaly. Non è ancora finita, certo che no: però ormai sono proprio sul vialone che conduce al San Paolo….

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