GDS – Atalanta, Zapata: “Napoletani un popolo speciale! Per ADL ero poco importante, quante risate con Koulibaly…”

Duvan Zapata, attaccante dell’Atalanta, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, a due giorni dal match contro il Napoli:

“Come uomo ho conosciuto un popolo speciale per me e per la mia famiglia”.

Oggi cosa vede? “La stanza della clinica dov’è nato mio figlio, il golfo di fronte alla mia casa di Posillipo, aprivo la finestra ed avevo Capri davanti”.

Persona da riabbracciare? “Il mio amico Edoardo, mozzarella e parmigiana di melanzane. Allora non la apprezzavo neanche tanto, ho capito dopo cosa mi ero perso”.

Emarginato dopo il ritorno dall’Udinese? “Confermo, fu dura, ero tornato sapendo di dovermene andare, ma fui ceduto all’ultimo giorno. De Laurentiis disse tre volte no al Torino, ero troppo poco importante per lui. Mi scaldavo con la squadra e poi mi allenavo da solo”.

Il Napoli di Sarri o quello di Ancelotti?

“Sempre pericoloso, da fuori quello di Sarri era più bello da vedere, ma aveva due anni di lavoro alle spalle. Il vero Napoli di Ancelotti si vedrà l’anno prossimo”.

Il vero Koulibaly lo vediamo da un pò:

“Se sta bene devi saltarlo più di una volta per avere la certezza di averlo superato. Insieme ci siamo fatti tante risate, perchè ai tempi avevo i capelli corti come lui e per strada ci confondevano. Urlavano ‘Kalidou’ e mi giravo io, dicevano ‘Duvan’ e rispondeva lui”.

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