Il 3° posto, per la peggior partita del 2018, va al match contro…

IL BILANCIO TATTICO

Il  match Napoli-Roma è stato dominato dall’inizio alla fine dalla squadra in maglia azzurra, che trova il gol del pareggio soltanto sul finire di gara.

IL BILANCIO TATTICO

La gara finisce 1-1. Gli azzurri, con quel pareggio, allungano nuovamente il distacco con la Juventus, che si porta a più 6 e sempre più sola in vetta alla classifica. Il match prometteva spettacolo, e le squadre in campo non hanno deluso le aspettative. Azzurri e giallorossi si sono sfidati apertamente ed i gol non sono mancati, ma tra i padroni di casa c’è tanto rammarico per l’andamento della gara. I partenopei hanno dominato la sfida dall’inizio alla fine, ma non è bastato per vincere. E’ mancata concretezza in avanti, dove spesso l’ultimo passaggio ha lasciato a desiderare. Il Napoli ha giocato una grande partita contro una Roma che sembrava talvolta spenta, ma non è riuscito a fare male. El Shaarawy ha portato in vantaggio i suoi dopo un quarto d’ora dal fischio d’inizio. Da lì in poi è partita, per gli uomini di Ancelotti, la rincorsa sfrenata verso il gol che però, purtroppo, è arrivato soltanto al 90′. Il pareggio è stato sicuramente stretto ai campani.

LE STATISTICHE

Le statistiche del match parlano chiaro: è stato il Napoli a condurre il gioco e a dominare sotto ogni aspetto. 62% il possesso palla a favore degli azzurri, contro il 38% degli avversari. I tiri vedono una differenza che lascia immaginare, a chi non avesse assistito al match, tutto il divario che c’è stato in campo tra le due squadre: 26 a 8, di cui solo 5 nello specchio per i padroni di casa contro i 4 degli ospiti. Anche il numero dei calci d’angolo è impressionante, 17 a 3. Più fallosi i capitolini, che hanno raccolto 5 cartellini gialli (nessuno per i partenopei). La precisione dei passaggi è ancora favorevole ai ragazzi di Ancelotti, con il 90% di precisione contro il 79% dei giallorossi. In poche parole non c’è stata partita tra le due squadre, ma la concretezza è stata la pecca che ha permesso alla Roma di guadagnare un punto nello stadio di Fuorigrotta.

IL PROBLEMA CHIAMATO “CONCRETIZZAZIONE”

Non è un mistero che spesso il Napoli ha perso, o pareggiato, partite, dopo una prestazione da (quasi) 10 e lode! Perché allora accade che non si vince? Semplicemente perché gli azzurri, già reduci da Sarri di questo atteggiamento, calano d’intensità nelle partite decisive, peccano di poca lucidità e vengono meno nei reparti gerarchi. La concretizzazione sotto porta è sempre stata una pecca. Si sa che il Napoli, se prima non soffre per 80 minuti, non riesce a mettere il risultato in tasca, come fanno altre squadre. Un aspetto sicuramente positivo quello di voler lottare gara per gara ma spesso occorre rifiatare e cercare di vincere gli scontri con il minimo sforzo, per ottenere una massima resa.

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