Alex Meret: “un portiere che para” contro ogni disgrazia, ma c’è qualcosa che preoccupa…

Un altro numero 1 diventa protagonista in questa annata azzurra. Si tratta di Alex Meret, che ci mette un attimo a trasformarsi da oggetto misterioso a uomo della partita.

L’inserimento di Alex Meret nella storia del Napoli 2018/2019 è avvenuto e sta avvenendo in maniera graduale, anche dal punto di vista emotivo. Il giovane portiere friulano ha già sperimentato tutta la gamma dei sentimenti: la rabbia per l’infortunio, l’incertezza per il rientro, la calma per un esordio soft contro il Frosinone.

Meret si è fatto trovare pronto contro la Spal. Solo che per la parata nel finale, farsi trovare pronti voleva dire fare un miracolo. E c’è stato: Meret esplode letteralmente, forza nelle gambe, agilità, riflessi e coordinazione. Ancelotti, nel post-partita, ha parlato di Meret come «un portiere di qualità», di «livello superiore», e non poteva definirlo meglio.

SPAL NEL SUO DESTINO
Il suo avversario era proprio quello che lo aveva fatto diventare grande, quella Spal che lo aveva fatto esordire in serie A dopo la gavetta da protagonista in serie B. A fine partita, infatti, tutti i giocatori della Spal sono andati a salutarlo e a fargli i complimenti. Sintomo che il ricordo che ha lasciato in quello spogliatoio va al di là della parata con la quale gli ha chiuso la porta in faccia. All’ultimo minuto della partita, contro il suo ex allenatore Semplici, Meret ci ha messo le mani e con un solo intervento ha salvato il Napoli mettendo il punto esclamativo sulla sua prestazione. «Per me è stato un nuovo inizio – ha spiegato ai microfoni di Sky Sport – perché contro il Frosinone non sono stato protagonista come stavolta. Sono contento per la squadra e sono contento per me». Una parata che vale oro, come ha sottolineato anche De Laurentiis dopo la partita. Se oggi difende la porta del Napoli, Meret lo deve anche a Semplici. Ecco perché a fine partita si sono abbracciati, non è stata solo la magia del Natale.

LE CIFRE
D’altra parte i riflettori erano tutti rivolti verso il baby portiere costato in estate 25 milioni di euro. Un’enormità se si considera che quella contro la Spal è stata la sua seconda apparizione in azzurro. Colpa di un infortunio arrivato al secondo giorno di ritiro in Trentino. Ma ora sì, il calvario sembra davvero finito. L’esordio contro il Frosinone era stato il primo banco di prova, ma in quella partita i tiri dalle sue parti non erano mai arrivati. Con la Spal, invece, la musica è cambiata.

IL DUBBIO SUL “POSTO FISSO”
Tanti dubbi ed incertezze. La sua presenza in campo non è mai stata certa. Contro il Cagliari, dove pure sembrava destinato a giocare, era stato tenuto a riposo in via precauzionale. E allora il dubbio sulla sua presenza era più che lecito, contro la Spal. Invece è stato schierato dall’inizio. Scelta vincente alla luce della prestazione. Una partita che servirà a Meret soprattutto per trovare se stesso e le sicurezze che rischiava di perdere per colpa di quell’infortunio che lo stava tenendo ai box da troppo tempo.

L’OMBRA DELL’ INFORTUNIO

Poi però c’è la questione delle condizioni fisiche di Meret dopo l’infortunio. Perché ora ci sarebbe una certa infiammazione alla spalla che va e viene, e che metterebbe in dubbio il prosieguo della stagione. Magari questo piccolo malanno latente ha un impatto minimo sul suo gioco, sul suo rendimento. Altrimenti, ha una soglia del dolore altissima. In ogni caso, è una buona notizia e ci auguriamo possa essere il portiere azzurro, titolare in una delle competizioni per cui il Napoli concorre.

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