Dopo un avvio di stagione sottotono e l’alteranza con Milik ad alimentare le insinuazioni sull’inizio della parabola discendente di Dries Mertens ci hanno pensato in tanti. Ma il folletto belga è saputo sgusciare fuori anche da questa scomoda situazione e si è ripreso il suo posto come riferimento degli azzurri in avanti e, soprattutto, nel cuore dei tifosi partenopei. L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport dedica una sezione proprio al ritorno di ‘Ciro‘, protagonista da diverse partite a questa parte influendo positivamente anche sul rendimento complessivo della squadra:
“Dopo due stagioni da frontman sembrava che la voce non fosse più quella delle migliori esibizioni, e invece Dries Mertens, il giocatore più rock del Napoli e probabilmente dell’intero campionato, ha ricominciato a cantare il gol. In Italia e in Europa: 7 le reti realizzate in campionato, come Insigne e Icardi e una meno di Cristiano Ronaldo; una, invece, in Champions, con il Psg al Parco dei Principi. Sarà un caso, ma la squadra è notevolmente migliorata da quando Dries è tornato in forma.
‘Ho chiesto io ad Ancelotti di cominciare gradualmente. Non avevo ancora smaltito la fatica del Mondiale…’, alla lunga Dries ha pagato un accumulo pazzesco di tossine, ma ora è tutto dimenticato e via a ritrovare il solito e micidiale attaccante decisivo: un uomo che, da quando ha smesso di giocarecare esterno (sinistro) e ha imparato a recitare da centravanti, ha messo insieme la bellezza straordinaria di 56 gol in due annate per lui storiche. La risposta a chi riteneva che al Napoli mancasse un attaccante all’altezza dei grandi centravanti è arrivata puntuale: il tempo di un piccolo rodaggio e poi Dries ha riarmato il cannone”.
