Il solito disfattismo partenopeo…

    Il Napoli esce con le ossa rotte da Marassi, partita nata male (come le precedenti 2) e finita stavolta peggio.

    A nulla sono servite in questo caso le mosse tattiche di Ancelotti, il tecnico che solamente una settimana fa, nel post-gara successivo alla vittoriosa gara contro il Milan, aveva accennato le sue preoccupazioni per gli approcci degli azzurri: “Non sempre ci sarà la possibilità di rimontare, dipende da tanti fattori”, quasi una previsione quella del neo tecnico azzurro in sintesi.

    Da registrare la fase difensiva, vero, il Napoli ha subito 6 goal negli unici 6 tiri concessi nello specchio della porta in questo campionato, ma disattenzioni come quella in occasione della prima rete doriana sono inaccettabili, soprattutto da una squadra che la stagione scorsa si era rivelata quella con il secondo miglior reparto arretrato del torneo.

    Sono batoste che però non possono fare altro che servire, soprattutto ad inizio stagione, l’unico atteggiamento incomprensibile è quello del disfattismo che alberga il contorno partenopeo: 6 punti in 3 gare, tutto ciò dopo aver battuto 2 dirette concorrenti di cui una in trasferta, in uno dei campi più difficili della Serie A, insomma, in mezzo a vari problemi (ovvi in seguito ad un cambio di mentalità e tattico), anche tante notizie positive per un Napoli che a inizio stagione era stato bistrattato da tutti.

    Solo il tempo darà ragione in un senso o nell’altro, ma i giudizi affrettati non hanno mai e ripeto mai fatto bene.

    Fiducia in Ancelotti e soprattutto in questo gruppo, come diceva un vecchio spagnolo: “Spalla a spalla…”.

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